Sorpreso mentre cercava di recuperare animali rimasti impigliati nelle reti

Mercoledì 18 Settembre 2019
Sorpreso mentre cercava di recuperare animali rimasti impigliati nelle reti
ATTIVITÀ
UDINE L'intensa attività del Noava ha portato anche recentemente a risultati che danno l'idea della tutela dell'intero patrimonio del Friuli Venezia Giulia. In un Comune della Carnia, nel corso degli ultimi mesi, dopo alcune settimane di indagini e appostamenti, un uomo è stato colto in flagranza di reato mentre era intento a recuperare fauna rimasta impigliata nelle reti utilizzate per praticare l'uccellagione. La conseguente perquisizione al suo domicilio ha portato al ritrovamento e al successivo sequestro penale di diversi uccelli, sia vivi che morti, reti e materiali per allestire l'impianto di cattura illegale, vari anelli illegalmente detenuti per avifauna e anche cartucce non denunciate. In un'altra recente attività d'indagine, sono state individuate e fermate tre persone che stavano abbattendo specie di avifauna durante il periodo di chiusura generale della caccia. Anche in questo caso, le successive perquisizioni hanno portato al sequestro di fucili, di un silenziatore, di cartucce non denunciate, nonché di reti da uccellagione, numerosi capi di fauna protetta e animali impagliati illegalmente detenuti. I bracconieri, com'è stato sottolineato ieri nel corso della presentazione dell'attività del Noava, non sono necessariamente dei cacciatori che commettono un'ingenuità non rispettando le regole, sono veri e propri professionisti dell'illecito, non necessariamente numerosi ma tali da cagionare danni immensi. L'attività del Noava non passa, però, sotto traccia da parte dell'amministrazione regionale.
IL NUCLEO
Il Noava, come ha ricordato il coordinatore del nucleo, Claudio Freddi, è strutturato su quattro diversi ambiti operativi che comprendono, oltre all'attività antibracconaggio, anche l'attività di controllo nel settore della gestione di rifiuti, emissioni in atmosfera e scarichi idrici, vigilanza in materia agroalimentare, controllo sul traffico illecito di animali da affezione, sulle modalità di trasporto degli animali da allevamento e, in generale, sulle norme che disciplinano il benessere animale. In quest'ultimo ambito, lo scorso giugno sono stati sequestrati 34 cuccioli di cane importati illegalmente dalla Slovacchia, in collaborazione con la Polizia Stradale e con la successiva collaborazione dei Carabinieri forestali di Como. Uomini impegnati che lanciano anche un messaggio chiaro alla cittadinanza: chiunque ritrovi reti per uccellagione, tagliole o altri attrezzi destinati alla cattura di fauna selvatica, si deve allontanare immediatamente dal luogo senza correre rischi né lasciare segni di presenza e contattare tempestivamente il reparto. Ma sopra ogni cosa c'è una forma di prevenzione che vale sopra tutte ed è il rispetto che si deve portare verso la natura che ci circonda. Una forma di educazione che nasce all'interno delle famiglie, dentro le case dove i genitori insegnano ai bambini il rispetto per la natura, gli animali che, al di là di ogni forma di tutela da parte di uomini in divisa, è un elemento prezioso per contribuire a conservare un immenso patrimonio naturale.
Li.Za.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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