Pochi, ma ligi alle regole al No paura day e la farmacista si scaglia contro i vaccini

Lunedì 10 Maggio 2021
Pochi, ma ligi alle regole al No paura day e la farmacista si scaglia contro i vaccini
IN PIAZZA
BELLUNO No paura day: un grande flop. Ad influire ieri, sulla scarsa adesione dei bellunesi alla manifestazione in cui si invoca la libertà di pensiero e parola, sono state la giornata splendida e le restrizioni più morbide della fascia gialla. Ma ha giocato un ruolo fondamentale anche la fiacchezza dei contenuti esposti dagli ospiti in piazza dei Martiri. Quando ha preso la parola il terzo e ultimo speaker, più della metà dei partecipanti se n'era già andata. La terza edizione della manifestazione è riuscita a raccogliere con fatica 103 persone (contro le 400 della prima e le 300 della seconda). «Siamo pochi hanno ammesso gli organizzatori Speriamo arrivi più gente». Così non è stato, anzi. Alcuni sono fuggiti via.
LA SICUREZZA
Ma a differenza delle altre volte, il comportamento dei manifestanti è stato impeccabile. D'altronde, erano stati avvertiti all'inizio dagli organizzatori: «Non siamo contro qualcosa di specifico. Vogliamo solo affermare il nostro diritto a esprimere un punto di vista differente su ciò che sta accadendo. Indossate la mascherina per favore e non fate confusione con le Forze dell'ordine». Risultato? Nessuna multa. «Quando ci vedono se la mettono subito ha commentato il dirigente della Digos Luca Fodarella Ormai li conosciamo e c'è sempre meno gente. Alcuni inoltre hanno esenzioni o certificati medici tali per cui non possono indossare la mascherina».
L'ARRINGA
La prima a parlare, dal palco del No paura day, è stata la farmacista Cristina Muratore. Su di lei erano puntati non solo gli occhi dei manifestanti ma anche quelli del presidente dell'Ordine dei Farmacisti Alessandro Somacal che sabato pomeriggio aveva annunciato: «L'Ordine seguirà attentamente le dichiarazioni della dottoressa Muratore. Si potrà esprimere ma assumendosi la responsabilità di quello che dirà. Se verranno pronunciate cose inaccettabili partiranno le sanzioni». Parole forti che hanno scosso a tal punto la farmacista da farle cambiare l'intero discorso. In mancanza di argomenti validi ha incentrato il suo intervento sui giornalisti, denunciandoli di aver scritto il falso. Poi, ha messo il piede in fallo. Nonostante l'incipit incoraggiante. «Non farò contento il mio presidente - ha detto la farmacista -, quindi non parlerò di vaccini», ma alla ha ceduto alla tentazione ed è stata un fiume in piena. «Non è vero che questi vaccini ci danno la libertà perché non fermano il contagio ha detto Cristina Muratore Perciò non mi possono ricattare dicendo che siccome non lo faccio, non difendo gli altri e sarei un irresponsabile». Poi ha rincarato la dose: «Si tratta di una malattia per la quale è rarissimo ammalarsi e la cui mortalità è molto bassa. Il vaccino non è attualmente sicuro ed efficace come hanno detto anche Ema (Agenzia europea per i medicinali) e l'Aifa (Agenzia italiana del farmaco)».
I VACCINI
Ma siamo sicuri che abbiano detto davvero così? Sul vaccino Pfizer, Aifa scrive: «I risultati degli studi hanno dimostrato che due dosi possono impedire al 95% degli adulti dai 16 anni in poi di sviluppare la malattia». Quanto a Moderna: «Due dosi sono state in grado di impedire al 94,1% degli adulti di ammalarsi». E conclude confermando «la capacità del vaccino di prevenire la forma severa della malattia provocata da sars-cov-2». Non c'è altro da aggiungere. Intanto, la provincia registra sempre meno positivi. Ieri sono stati scoperti solo 15 nuovi casi. I bellunesi con il virus ora sono 419, di cui 30 ricoverati negli ospedali di Belluno e Feltre. E per l'ennesimo giorno non si sono registrati decessi. Nelle terapie intensive è rimasto un solo paziente.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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