Perenzin guida i Comuni confinanti: «Urgenti procedure meno complesse»

Giovedì 17 Ottobre 2019
IL VERTICE
BELLUNO Paolo Perenzin, recentemente confermato presidente della conferenza dei comuni di confine veneti e lombardi, chiede un incontro con i parlamentari bellunesi e con il ministro Boccia per discutere di alcune tematiche cruciali per lo sviluppo del territorio: la velocità nell'erogazione delle risorse e i grandi eventi che coinvolgeranno il nostro comprensorio nei prossimi anni.
LA CONFERMA
Nella riunione dello scorso 5 settembre a Trento, Perenzin è stato confermato alla guida della Conferenza, l'organismo di rappresentanza dei Comuni, che annovera al proprio interno 43 dei 48 municipi che godono dei benefici previsti dalla legge. Nell'ultima seduta sono stati anche rinnovati gli altri organi della Conferenza: il vicepresidente, rappresentato dal prosindaco di Ponte di Legno Mario Bezzi, e il Coordinamento costituito da 12 membri. Questi i loro nominativi: Ornella Noventa (Lamon), Tatiana Pais Becher (Auronzo di Cadore), Michele Costa (Falcade) per i confinanti della provincia di Belluno; Emanuela Dal Cengio (Crespadoro), Roberto Rigoni Stern (Asiago), Giovanni Antonio Sella (Laghi) per la provincia di Vicenza; Massimiliano Adamoli (Dolcè), Serena Cubico (Ferrara di Montebaldo) per i confinanti veronesi; Marina Lanzetti (Ceto), Antonio Martinelli (Limone sul Garda), Aldo Armani (Idro) in rappresentanza dei comuni confinanti della provincia di Brescia; Angelo Cacciotto (sindaco di Santa Caterina Valfurva) per la provincia di Sondrio. La Conferenza dei sindaci ha anche individuato in Giovanni Antonio Sella (sindaco di Laghi), Massimiliano Adamoli (sindaco di Dolcè) e Marina Lanzetti (sindaco di Ceto) i nominativi proposti per la nomina a rappresentanti dei Comuni confinanti che prendono parte alle sedute del Comitato paritetico in qualità di uditori, ovvero senza diritto di voto.
LA MISSIVA
La prima azione che il primo cittadino di Feltre ha voluto fare non appena ricevuto il nuovo mandato è stata quella di prendere carta e penna e scrivere ai due parlamentari bellunesi, in concomitanza con l'avvicendamento al vertice dell'organismo. Nella missiva inviata al confermato presidente del Fondo dei Comuni di Confine De Menech, il presidente Perenzin ha in particolare richiesto la convocazione di un incontro, proprio con il Coordinamento dei sindaci, e possibilmente con la presenza anche del ministro Boccia, per un punto della situazione su una serie di tematiche di particolare rilievo che riguardano il Fondo nella sua strutturazione e nel suo funzionamento interno, in particolare per quanto riguarda la velocità nei pagamenti ai Comuni, ma anche in relazione ad alcuni eventi futuri di particolare portata. «Siamo di fronte ad un periodo molto importante, se non decisivo, per lo sviluppo dei nostri territori, sotto molteplici punti di vista - commenta Perenzin -. Il Fondo dei Comuni di Confine può rivelarsi uno strumento determinante per far sì che possiamo superare quei gap strutturali che ci hanno a lungo penalizzato e che ancora insistono, a volte, come un freno per lo sviluppo dei nostri territori. Sono certo che il presidente De Menech saprà interpretare al meglio il ruolo assegnatogli, garantendo al Fondo un'applicazione uniforme, adeguatamente veloce e adeguata alla necessità di risposte che le nostre comunità attendono».
IL SALUTO
Perenzin chiude con un saluto ed un ringraziamento al presidente uscente del Fondo dei Comuni di Confine, il senatore Paolo Saviane, ed un bentornato nel ruolo, con augurio di buon lavoro, all'onorevole Roger De Menech.
Eleonora Scarton
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