LE PREVISIONI
VENEZIA Cavallino e Bibione male. Jesolo e Caorle così così.

Venerdì 24 Aprile 2020
LE PREVISIONI
VENEZIA Cavallino e Bibione male. Jesolo e Caorle così così. Eraclea e Sottomarina benino. A spanne sono queste le previsioni che si possono fare per il turismo balneare di quest'anno. Le spiagge che soffriranno di più saranno quelle che tradizionalmente lavorano soprattutto con gli stranieri, i tedeschi in primis. E dunque Cavallino e Bibione, che arrivano ad una clientela straniera vicina all'80 per cento. Caorle, che viaggia sul 60 per cento di stranieri, potrebbe cavarsela un po' meglio, così come Jesolo che ha il 50 per cento di italiani, mentre è probabile che abbiano meno problemi Eraclea, che ha una clientela soprattutto italiana, e Sottomarina che ha un bacino di clienti chioggiotti e padovani che continueranno di sicuro ad affollare la spiaggia. Ma affollare, ormai è chiaro a tutti, non è il verbo giusto. E se è pur vero che a Jesolo e ad Eraclea, a Caorle e a Bibione si lavora per essere pronti alla stagione estiva, è altrettanto vero che nessuno spinge sull'acceleratore finchè non si capirà esattamente quanto, come e quando le spiagge potranno aprire gli ombrelloni. Ecco perché lungo tutto il litorale si vedono le ruspe al lavoro, ma con calma. In ogni caso, se il via libera arrivasse oggi, ci vorrebbero come minimo due settimane per avere le spiagge pronte. E intanto ognuno cerca di valorizzare i suoi punti di forza, anche se c'è qualcuno che teme di non averne, di punti di forza. Il Cavallino, ad esempio, che ha solo campeggi, potrebbe pure dire di essere l'unico posto che può subito, da domani mattina, praticare il distanziamento, alternando una piazzola aperta ad una chiusa, ma resta il problema delle attività in comune, piscine e supermercati, ristoranti e parchi giochi. Come si fa? Quella è la vita del campeggio e se togli le aree comuni...Ecco perchè al Cavallino sono molto preoccupati e i piccoli campeggi, quelli a gestione familiare semplicemente pensano di non aprire.
CHI È PIÙ AVANTI
A Eraclea invece sono un po' meno preoccupati. Intanto perché già negli anni scorsi tenevano 4 metri di spazio tra un ombrellone e l'altro. Non solo, ad Eraclea la prenotazione dell'ombrellone via web è una realtà da talmente tanti anni che non avranno problemi ad adeguarsi, se la prenotazione diventerà obbligatoria. Certo, restano tutti gli altri problemi. A cominciare dal dimezzamento degli ombrelloni, da 10 mila a 5 mila a Caorle, da 40 mila a meno della metà a Jesolo. E poi la più grande delle incognite, la spiaggia libera. Che tra l'altro rischia di essere super gettonata visti i pochi soldi in tasca di tanti veneti. Chi controlla la spiaggia libera? I domenicali che arrivano in massa chi li fermerà? Perché, se ancora i Consorzi del litorale possono pensare di riuscire ad organizzarsi, il problema si porrà proprio per i giornalieri. Valerio Zoggia, sindaco di Jesolo: «Prenotazione, per forza. Anche per la spiaggia libera. Non ci sono alternative. Pubblicizzeremo in tutti i modi questa soluzione, ma è l'unica che possiamo adottare per mettere in sicurezza i cittadini. Si prenoterà con una app sul telefonino e si potrà entrare in spiaggia solo con la prenotazione. Poi, certo, resta il problema delle risorse. Pensiamo che incasseremo metà dell'imposta di soggiorno, abbiamo tagliato Miss Italia e taglieremo altre manifestazioni, ma ci vorranno comunque risorse in più. E' inevitabile».
CONTROLLI
E se Jesolo spera di salvare almeno metà dei 5 milioni che incassa dall'imposta di soggiorno, come faranno Comuni come il Cavallino che ne incassa 3 e mezzo e rischia di vedersi azzerare l'introito? E, sempre il Cavallino, probabilmente perderà pure l'incasso della Ztl bus. E dunque, da dove salteranno fuori i soldi per i Vigili urbani o per gli steward di spiaggia? Perchè ci vorrà pure qualcuno che igienizzi i lettini e controlli che in acqua si entri in fila indiana, distanziati di due metri. E bisogna fare un percorso di entrata e uno di uscita dal mare, come al supermercato, sempre sperando che non ci sia l'obbligo di mascherina e guanti, ma solo della distanza. Ma poi ci sono le aree giochi per i bambini, il noleggio dei pedalò, i chioschi...
M.Dia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci