L'APPELLO
MUSILE «La famiglia deplora ogni forma di violenza nei confronti

Domenica 21 Luglio 2019
L'APPELLO
MUSILE «La famiglia deplora ogni forma di violenza nei confronti di questa persona, Giovanni deve essere ricordato con gioia». Attraverso i loro avvocati, Guido Simonetti e Simone Zancani, i famigliari di Giovanni Mattiuzzo chiedono di abbassare i toni sul caso. «Si spengano i riflettori su questa vicenda - continuano i legali - che è fonte di ulteriore sofferenza. Tuteleremo la memoria di Giovanni nelle sedi competenti».
Questa tempesta ha impedito ai genitori e alla sorella di Giovanni, uno dei quattro giovani morti una settimana fa nella tragedia di Jesolo, di elaborare un lutto enorme già di per sé. Un ulteriore dolore: Elisa, sorella del 22enne, quando ha visto quel post beffardo, con sullo sfondo l'epigrafe del fratello, si è vista crollare il mondo addosso. Una madornale sciocchezza, quella del 33enne gestore di un locale, che ha scatenato le ire del popolo del web: e tra minacce, insulti e avvertimenti, qualcuno è passato alle vie di fatto. Nel mirino degli utenti di Facebook, però, non c'è finito solo lui. La spedizione punitiva finora ha riguardato il 33enne, ma la furia della gente sembra avere anche altri obiettivi. La speranza è che le acque si calmino ora che Elisa, il giovane protagonista della foto e l'amico che l'ha scattata hanno cancellato post e profili.
ODIO SOCIAL
Per esempio, c'è chi propone, tra i vari commenti, di passare anche a chi ha scattato la foto. «Dov'è quello che ha scattato la foto? Ora tocca a lui». Alcuni amici dei due hanno tentato (inutilmente) di arginare l'odio di massa cercando di prendere le loro difese e spiegando il loro punto di vista, e cioè che era stata commessa un'idiozia ma senza malizia e senza volontà alcuna di ferire qualcuno dei famigliari. A prescindere dalle intenzioni, però, il risultato è stato esattamente quello. E l'onda ha travolto nuovamente anche l'uomo che avrebbe provocato l'incidente, il 27enne romeno Marius Alin Marinica. «E adesso andiamo a prendere il romeno», «Quando andate a riservare lo stesso trattamento al romeno avvisatemi», «Con quell'altro si deve fare ben di peggio, altro che due schiaffoni», questi alcuni dei commenti comparsi sotto ai vari post sulla vicenda. Un clima di tensione che, negli ultimi giorni, aveva avuto già delle avvisaglie. Davanti alla casa del giovane straniero (detenuto ai domiciliari), infatti, qualcuno si era presentato per insultare o minacciare l'investitore. Venerdì, anche un tweet del ministro dell'Interno Matteo Salvini a gettare ulteriore benzina sul fuoco: «Altro che braccialetto elettronico se colpevole questo assassino merita galera e lavoro obbligatorio in carcere per anni».
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