L'AMICO
BELLUNO «Oggi perdo un pezzo della mia vita: sono devastato dal

Sabato 21 Agosto 2021
L'AMICO
BELLUNO «Oggi perdo un pezzo della mia vita: sono devastato dal dolore». Le parole strazianti sono dell'assessore regionale Gianpaolo Bottacin per il quale Paolo Saviane era più di un amico, «era il fratello maggiore che non ho mai avuto» spiega. La Regione piange la morte del senatore bellunese innamorato della sua terra. «Eravamo preoccupati ha commentato il governatore Luca Zaia per il suo stato di salute ma oggi (ieri per chi legge ndr) è arrivata una di quelle notizie che non vorresti mai ricevere. Se n'è andata una persona per bene, che aveva fatto della buona educazione e del rispetto per gli altri una costante di vita». Paolo Saviane sapeva come farsi amare. Per il suo carattere, certo, ma anche per le attenzioni che rivolgeva al territorio in cui era nato e cresciuto.
LE PAROLE DI ZAIA
«Se ne va ha continuato Zaia un grande interprete dei territori montani e delle loro necessità e peculiarità, uno che ne portava avanti le istanze con il cuore. Una persona che ha avuto tutta la mia stima e che ha sempre portato valore aggiunto al territorio con la sua politica». Con Bottacin, oltre alla stima reciproca, c'era un rapporto di amicizia di lunga data. Entrambi erano partiti dall'Alpago, condividendo decenni di politica e di militanza nella Lega. «Abitavamo nello stesso paese ha raccontato Bottacin e quindi ci si conosceva tutti di vista anche se lui aveva qualche anno più di me e quindi non eravamo dello stesso giro. Paolo era un imprenditore (segheria Fratelli Saviane). Poi, all'inizio degli anni 90 ci siamo ritrovati a simpatizzare per la Lega. Era una persona con cui si andava subito d'accordo perché aveva un carattere per cui era impossibile litigare. Ci siamo sempre compensati». Nel 1995 avevano deciso di candidarsi alle comunali. Paolo Saviane come candidato sindaco perché «ha sempre avuto la dote di grande mediatore». Era una lista di giovani. Inesperti ma animati da un grande entusiasmo. «Posso dire oggi che c'era anche lungimiranza ha specificato Bottacin Nel nostro programma elettorale avevamo inserito anche la fusione dei comuni dell'Alpago. Oggi in parte è realtà ma all'epoca qualcuno diceva che eravamo pazzi. Non lo so se aveva ragione, ma sicuramente eravamo animati da una grande voglia di fare qualcosa per la collettività».
IL TICKET
Le elezioni, Saviane e Bottacin, non riuscirono a vincerle ma continuarono a lavorare spalla a spalla. Il primo nella Comunità Montana dell'Alpago, il secondo in consiglio comunale. Nel frattempo venne formata la sezione della Lega dell'Alpago. Saviane divenne segretario provinciale del partito e poi, nel 2018, senatore. Bottacin lo descrive come «una persona dotata di grande lungimiranza e capacità di mediazione oltre che imprenditore di successo». Ma soprattutto «una persona buona con cui non potevi non andare d'accordo». Saviane lascia quindi un grande vuoto. «Abbiamo fatto tutto il nostro percorso politico insieme ha ricordato Bottacin e siamo diventati amici con la A maiuscola. Per me era il fratello maggiore che non ho mai avuto. Aveva sempre una parola giusta, su di lui si poteva contare. Era una sicurezza. Mi ha aiutato molto e insegnato tantissimo. Gli volevo bene». Ieri la Regione si è stretta nel dolore e ha inviato messaggi di cordoglio alla famiglia di Saviane. «Ciao Paolo ha concluso Bottacin continua ad aiutarci da lassù. Hai sempre saputo compensarmi ed aiutarmi. Non so se sono mai riuscito a ricambiare tutto quello che mi hai saputo dare in questi 26 anni di amicizia profonda che andava ben oltre alla comune passione politica. Oggi sono devastato dal dolore».
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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