IL FOCUS
GENOVA Oltre al dolore per le vite perdute, cosa lascia il crollo del

Venerdì 17 Agosto 2018
IL FOCUS
GENOVA Oltre al dolore per le vite perdute, cosa lascia il crollo del Ponte Morandi? Danni per centinaia di milioni di euro. Effetti sul Prodotto interno lordo del Paese e conseguenze negative per le industrie del Nord, soprattutto di Piemonte e Lombardia, che dipendono dal Porto di Genova. Una città tagliata in due: la formula è ormai logora, ma spiega cosa è successo alla viabilità di Genova, dove Ponte Morandi non era solo garanzia per il flusso dell'A10 tra levante e ponente, ma assicurava anche i collegamenti tra una parte e l'altra, Ovest ed Est, Sampierdarena e Rivarolo, ad esempio, ora restano isolate, in termini di viabilità veloce, dal resto della città.
A Genova da ieri ripetono di non essere in ginocchio, che reagiranno, ma poi chi si occupa di economia, a denti stretti, lo dice; sarà durissima, a partire dall'area industriale che si trova proprio a ridosso della zona evacuata dopo il crollo del ponte, ma anche di quella commerciale attorno all'Ikea vicino al torrente.
Cosa succederà quando comincerà la complicatissima opera di demolizione della parte restante del ponte, considerata pericolante, ma anche di alcuni dei tredici condomini evacuati? Abbattere il troncone di un ponte alto 45 metri, proprio sopra le case, aggiungerà paralisi a paralisi. E c'è un epilogo scontato nell'immediato: a settembre, quando tutti i genovesi torneranno dalle ferie, quando riapriranno le scuole, la mobilità a Genova sarà un inferno, perché si concentrerà tutta su strade centrali o secondarie. C'è la ricerca disperata di un'alternativa per il trasporto merci, i camion che rischiano di trovarsi nelle stesse vie della signora che accompagna il figlio all'asilo sono quelli del porto: almeno 1.500 al giorno prima usavano il Ponte Morandi.
«La speranza racconta il direttore di Confindustria, Massimo Sola è che sia velocizzata l'apertura della strada a tre corsie del lungomare Canepa; i lavori dovevano terminare a giugno 2019, si spera di anticipare». La città tagliata in due troverà una seconda opzione, ma per il traffico privato. Per il trasporto merci entro quattro settimane si vogliono realizzare due complanari, destinate solo agli autocarri. Una passerà all'interno dell'area dello stabilimento Ilva. «Soprattutto sarà usata dai mezzi pesanti a che viaggiano tra i due bacini del Porto spiega il presidente dell'Autorità portuale, Paolo Signorini ma è evidente che fino a quando, speriamo a primavera con l'ordinanza sui poteri speciali, non sarà aperta la strada del lungo mare Canepa, saremo in grandissima difficoltà. Come porto, l'anno scorso avevamo fatto segnare un aumento del 15 per cento dei Teu, quest'anno andavamo verso un ulteriore incremento, ma sarebbe già un risultato accettabile a questo punto non registrare un calo». Quello di Genova è il primo porto italiano e i Teu sono i container movimentati, che nel 2017 sono stati 2,7 milioni per più di 69 milioni di tonnellate di merce. A questo si aggiunge la parte legata al trasporto passeggeri: sono 4,2 milioni all'anno, di cui 1,7 solo per le crociere. Genova («che è più lunga di quanto Milano è larga» sintetizza con una buona immagine il presidente del Collegio degli Ingegneri, Maurizio Michelini) è spezzata tra est e ovest, non sull'asse sud e nord e questo fa sperare che il comparto turistico non venga toccato; per ora gli hotel sono pieni e non ci sono state disdette, molti chiamano per avere informazioni ma poi confermano.
LA PAURA
Ma il problema vero è che Genova, di nuovo Michelini, venga bypassata, non solo perché l'autostrada non vi passa più in mezzo e devi aggirarla, ma quasi anche simbolicamente, dimenticata, se vogliamo. Ieri il governatore Toti e il sindaco Bucci hanno ripetuto che Genova non è in ginocchio, reagisce e non è isolata, ed vero, perché qui nessuno si lamenta facilmente; però all'orizzonte, dopo il dolore senza fine per i morti, ci sono le difficoltà di un porto che con l'indotto dà lavoro a 55mila persone.
Mauro Evangelisti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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