IL CASO
UDINE Dietro l'eccezionale bordata di maltempo che ha travolto il Friuli,

Sabato 10 Novembre 2018
IL CASO UDINE Dietro l'eccezionale bordata di maltempo che ha travolto il Friuli,
IL CASO
UDINE Dietro l'eccezionale bordata di maltempo che ha travolto il Friuli, c'è anche un giallo, se così possiamo chiamarlo. Un giallo con un protagonista decisamente di peso, visto che è un bestione di oltre 180 chili: l'orso Francesco. Che nonostante la pioggia e il Tagliamento in piena, ha attraversato il fiume ben cinque volte dal giorno del fortunale a ieri: la prima, a distanza di poche ore dal picco del maltempo. E gli esperti stanno indagando sul perché.
FRANCESCO
Il plantigrado biondo M4 di 187 chili, ricollarato fra il 19 e il 20 aprile, dopo che qualche giorno prima aveva scavalcato il recinto di un allevamento di pecore ad Enemonzo mangiandone quattro, da allora viene seguito a distanza dal gruppo coordinato da Stefano Filacorda dell'ateneo di Udine. Dopo una gioventù ribalda, contrassegnata da una spiccata attitudine predatoria, in età adulta Francesco ha ridotto i suoi attacchi al bestiame, contenendo i suoi appetiti e convertendosi, per un periodo, ad una dieta vegetariana. Grazie al collare, che fornisce i dati telemetrici, «sappiamo che si trova in una zona della Carnia dove ha piovuto molto, ma è vivo e sta benissimo. Vive in una zona fra Villa Santina e Ampezzo. Il suo spazio familiare non era proprio nell'area che ha avuto maggiori danni, ma nella zona del Medio e Alto Tagliamento». E proprio quel fiume è l'altro ingrediente del mistero. «Da quando si è scatenato il maltempo - spiega Filacorda - Francesco ha attraversato almeno cinque volte il Tagliamento in piena. Gli orsi sono nuotatori e sono in grado di rispondere agli eventi atmosferici. Ma ci siamo domandati perché avesse attraversato il fiume anche subito dopo l'alluvione». Infatti, aggiunge, il plantigrado «la prima volta ha passato il Tagliamento in andata e ritorno mercoledì della scorsa settimana, poco dopo il picco, quando c'era molta acqua. Poi, due giorni fa ha fatto di nuovo andata e ritorno e l'ultima volta ha attraversato in un senso stanotte. Vediamo se rientra». E va bene che pesa oltre un quintale e sa «reagire molto bene» alle avverse condizioni meteo. Ma cosa l'avrà spinto a farsi nuotate così rischiose? Filacorda preferisce non sbilanciarsi. «Abbiamo delle ipotesi. Ci sono degli elementi che ci fanno pensare possa essere stato disturbato. Ma non crediamo che sia legato al maltempo. Stiamo ancora cercando di capire». E più non gli si cava di bocca.
GLI ALTRI ORSI
Molto più tranquillo il tran tran degli altri due mastodonti seguiti a distanza dagli esperti dell'ateneo. Elisio, 4 anni e 131 chili, il ghiottone con una predilezione per gli alveari «da più di un mese si sta alimentando in pre-letargo in una zona a sud ovest di Postumia, in boschi di querce dove probabilmente sta mangiando molte ghiande. Non ha avuto problemi con il maltempo: lì fiumi non ce ne sono». Lontano dai fronti più a rischio anche Mirtillo, 163 chili. «Le ultime segnalazioni lo davano in Slovenia, vicino a Caporetto, nei pressi del confine. Siamo in attesa dei dati».
Camilla De Mori
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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