I SINDACATI
VENEZIA «Invece che fare minacce a mezzo stampa, il prefetto

Mercoledì 12 Maggio 2021
I SINDACATI VENEZIA «Invece che fare minacce a mezzo stampa, il prefetto
I SINDACATI
VENEZIA «Invece che fare minacce a mezzo stampa, il prefetto s'impegni a mediare tra le parti, come gli spetterebbe nel suo ruolo previsto dalla legge, invece che continuare a giocare per una». Sono trasaliti, ieri, Valter Novembrini, segretario della Filt-Cgil, e Alberto Cancian, di Usb trasporti, nel leggere sul Gazzettino che Vittorio Zappalorto è pronto alla linea dura per lo sciopero dei lavoratori di Actv che le due sigle sindacali hanno indetto per oggi, dalle ore 10 alle 13, con manifestazione pubblica in campo Manin.
A Ca' Corner c'è la preoccupazione che possano ripetersi i momenti di tensione che si sono avuti lo scorso 23 aprile, la terza giornata di astensione in tre mesi, quando centinaia di persone hanno bloccato piazzale Roma protestando in strada con fischietti, slogan e cartelloni fino all'imbocco del ponte della Libertà, provocando gravi disagi per i collegamenti da e per la terraferma.
NON UNA PAROLA
«Zappalorto non ha detto una parola sui mezzi strapieni di turisti lo scorso fine settimana - hanno detto i sindacalisti - un servizio non degno di una città come Venezia. Tra sabato e domenica c'era un centinaio di dipendenti in cassa integrazione. Né, il prefetto, dice una parola sul fatto che sugli autobus e sui tram viene sistematicamente superato il limite di capienza al 50% previsto come misura anticovid, nonostante le ripetute segnalazioni alle forze dell'ordine e con la stessa Actv che invita a non rispettarlo».
La vertenza sulla disdetta del contratto integrativo ieri mattina ha subito un altro stop nell'incontro con i vertici dell'azienda.
NIENTE PASSI AVANTI
«Sono stati introdotti turni pesantissimi, insostenibili e il direttore generale Seno è venuto al tavolo con le stesse posizioni di gennaio, disattendendo anche le aperture che erano giunte dal sindaco Brugnaro nell'incontro della scorsa settimana. Questi atteggiamenti pregiudiziali non aiutano la trattativa» hanno accusato i due sindacalisti all'ora di pranzo, poco prima del tavolo istituzionale del pomeriggio. La situazione è incandescente.
«I contributi dati al nostro sistema di trasporto non sono pari alle necessità di servizio che la città ha hanno ripreso Novembrini e Cancian Actv ha chiuso il 2020 con 39 milioni di buco a bilancio, quando altre città capoluogo del Veneto, come Verona e Belluno, non solo sono in attivo, ma anche erogano premi ai lavoratori. Vorremmo capire qual è il rapporto tra il Comune e Actv. Diciamo una volta per tutte che quanto esula dal contratto di servizio o viene finanziato oppure va lasciato perdere: al di là del fatto che siamo ovviamente favorevoli che ci sia perché è necessaria, la stessa navetta che va al PalaExpo per le vaccinazioni è stata data in subappalto e costa 1.500 euro lordi al giorno, più di quanto costerebbe se si facesse in casa: questo succede perché mancano gli autisti, una quindicina nel caso specifico».
Dandosi appuntamento in campo Manin, i sindacati auspicano di poter essere ricevuti in delegazione nel vicino municipio di Ca' Farsetti. «I politici ci spieghino che tipo di azienda vogliono per il presente e il futuro di Venezia hanno concluso i segretari di Filt Cgil e Usb che per questa occasione, a differenza delle volte precedenti, non hanno ricevuto l'adesione allo sciopero delle altre sigle . Adesso c'è la bella stagione e si inizia a respirare maggiore ottimismo rispetto al problema covid, grazie all'andamento della campagna vaccinale, per cui la gente comincia a muoversi di più. Chiediamo che vengano rivisti i turni, il blocco del turnover con lo stop alle assunzioni degli stagionali, il taglio dello stipendio in busta paga».
Alvise Sperandio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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