I PROVVEDIMENTI
PORDENONE E UDINE Un'altra ondata di sospensioni negli ospedali:

Venerdì 1 Ottobre 2021
I PROVVEDIMENTI
PORDENONE E UDINE Un'altra ondata di sospensioni negli ospedali: colpiti infermieri e operatori sociosanitari che non si sono ancora vaccinati.
Nelle stesse ore, però, arriva anche una notizia che fa notare come il fronte duro e puro dei no-vax tra i sanitari non sia intenzionato a mollare, dal momento che la strada intrapresa è quella del ricorso al Consiglio di Stato, ultimo grado della giustizia amministrativa.
IL RITMO
Se Udine in questo senso arranca, con pochi sanitari no-vax sospesi a fronte delle molte segnalazioni, Pordenone va avanti con un ritmo spedito. Ieri mattina, infatti, il direttore generale dell'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale, Joseph Polimeni, ha firmato un ulteriore decreto che ha sancito la sospensione di ben venti infermieri e undici operatori sociosanitari che lavorano in provincia di Pordenone e alle dipendenze dei vari ospedali e strutture del territorio. Si tratta di sanità pubblica.
Il decreto è scaturito a valle delle segnalazioni del Dipartimento di prevenzione e delle comunicazioni ufficiali dell'Ordine delle professioni infermieristiche, quest'ultimo competente solamente per la componente degli infermieri. Si tratta dell'ennesimo provvedimento di questo stampo da quando è stato sancito l'obbligo vaccinale a carico degli operatori sanitari. Va ricordato che infermieri e operatori sociosanitari non vaccinati e sospesi non percepiscono più lo stipendio. Possono essere reintegrati e tornare a lavorare solamente nel caso in cui decidano di procedere con la vaccinazione (in doppia dose) e certifichino l'avvenuta messa in regola alle autorità sanitarie territoriali.
LA BATTAGLIA
Intanto però i sanitari no-vax non mollano e imboccano la strada del Consiglio di Stato per resistere contro una sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia che aveva loro dato torto. Sessantatré persone, infatti, hanno fatto ricorso contro la sentenza del 10 settembre scorso, con la quale il Tribunale amministrativo regionale aveva giudicato come inammissibile il primo tentativo dei sanitari di opposri alle sospensioni decretate da varie Aziende sanitarie del Friuli Venezia Giulia. Il Tar di Trieste aveva deciso anche di condannare i ricorrenti al pagamento delle spese legate al procedimento. Ora si andrà al Consiglio di Stato, dove si trasferirà la battaglia a colpi di decreti e documenti che caratterizza l'obbligo vaccinale nelle strutture sanitarie.
IL NODO
Sullo stesso tema insiste anche un altro problema. La Terza dose del vaccino a breve riguarderà proprio alcuni sanitari, specialmente quelli più esposti al contagio, ma nella circolare del ministero si parla di possibilità offerta. Non dovrebbe quindi estendersi l'obbligo anche in capo al richiamo.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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