Giallo a Limena, della Test Planet non c'è più traccia

Venerdì 12 Gennaio 2018
Giallo a Limena, della Test Planet non c'è più traccia
LE ALTRE DITTE
LIMENA Ieri mattina l'attività nella produttiva zona industriale di Limena era in pieno svolgimento. Camion e mezzi in ingresso e in uscita dai vari capannoni che caratterizzano la vasta area produttiva stretta fra la tangenziale e il fiume Brenta, che in 50 anni si è espansa occupando 200 ettari pari a circa 2 milioni di metri quadrati di superficie. In via Colpi, una traversa di via Unità d'Italia, alle spalle di una grossa concessionaria di auto, dovrebbe avere sede l'azienda manifatturiera Test Planet Snc di Mauro Moro. Ma di questa attività non sembra esserci alcuna traccia. Al civico 3 della via, come riporta l'indirizzo che facilmente si può verificare nei diversi motori di ricerca che danno l'azienda insediata in questa strada della zona industriale di Limena, c'è un capannone e un magazzino, e il cancello è chiuso.
Ma qui da oltre un anno è mezzo si trova il deposito di un'altra azienda, che nulla ha a che fare con l'operazione Sardinia Job messa a segno dalla guardia di finanzia di Pordenone. E sembra anche che il capannone di via Colpi fosse sfitto da un po'. Ma della Test Planet Snc non sembra esserci alcuna traccia nel territorio, come verificato anche dal sindaco Giuseppe Costa con gli uffici comunali. «Ho letto la notizia ha detto il sindaco - e subito ho cercato di capire con gli uffici di quali aziende si trattava, e chi erano i legali rappresentanti delle attività. Mi sono confrontato con il responsabile del nostro sportello unico delle attività produttive (Suap) e abbiamo constatato che dell'azienda di via Colpi non c'è alcuna traccia. Non abbiamo trovato alcun dato sul suo insediamento nel nostro territorio, e tanto meno della cessata attività».
«Trattandosi però di un'azienda manifatturiera - continua Costa - non c'è alcun obbligo di passare attraverso lo sportello unico del Comune, non essendo un'attività commerciale, perché il tutto viene gestito dalla Camera di Commercio».
L'altra azienda di limena al centro dell'inchiesta, la Welded Pipe Industries di Fabrizio Cizzoli, ha invece sede praticamente alla fine della zona industriale. «Della seconda azienda abbiamo invece trovato che ha sede nel capannone di via Del Santo ha detto Costa - Un immobile che un tempo era di proprietà un'azienda metallurgica e che oggi, dalle verifiche fatte, risulta di proprietà di un'immobiliare di Milano. Di questa azienda abbiamo travato traccia perché nel 2015 ha chiesto, passando attraverso i nostri uffici, di poter effettuare alcuni interventi all'interno del capannone. Nemmeno il nome dei titolare mi dice qualcosa, ma siamo intenzionati ad approfondire gli accertamenti».
Nel capannone di via Del Santo ieri mattina si lavorava: mezzi in movimento sia dal lato della strada principale, sia dal lato di vai Praimbole dove la Welded Pipe Industries ha la sede amministrativa. Per questa azienda a parlare è però l'avvocato Paolo Marson: «Per la società è impossibile rilasciare alcuna dichiarazione o commento perché è rimasta stupita della notizia che ha appreso dai giornali. Un'accusa che non riesce a capire, essendosi sempre comportata in modo assolutamente corretto».
Barbara Turetta
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