Cgil e Ulss 3, querelle sul futuro dell'ospedale di Dolo

Domenica 10 Maggio 2020
Cgil e Ulss 3, querelle sul futuro dell'ospedale di Dolo
LA POLEMICA
VENEZIA La Cgil affonda, l'Ulss para e replica. In mezzo c'è l'ospedale di Dolo - Covid Hospital per volere della Regione Veneto - e il suo futuro, ora che anche per le strutture sanitarie la fase 2 e la ripartenza non sono solo utopia e programmi, ma fatti concreti. Nel mezzo tra ciò che è stato e ciò che sarà, rimane però proprio l'ospedale della Riviera, nel quale sono ancora attrezzati tutti i letti di Malattie Infettive e di Terapia Intensiva disposti dal piano dell'emergenza, ma che, seppur lentamente, ha iniziato a imboccare la strada per tornare ad essere quello che è sempre stato, ovvero un ospedale per tutti.
LA STOCCATA
La mossa alla querelle la dà un comunicato della Funzione Pubblica della Cgil di Venezia. «Ulss 3 e Regione Veneto decidano al più presto se il presidio ospedaliero di Dolo deve rimanere Covid oppure se può gestire prestazioni sanitarie anche per pazienti non positivi al virus- si legge nella nota - Questa decisione va presa senza più tentennamenti o ritardi perché, con l'avvio della fase 2, e quindi con la ripresa delle attività chirurgiche non solo urgenti ma anche ordinarie, i posti letto chirurgici presenti a Dolo sono fondamentali».
Sul piatto c'è quella che la Cgil chiama «tenuta dell'ospedale di Mirano. Questo presidio - continua il comunicato di Fp Cgil - con i posti letto messi a disposizione per le specialità chirurgiche non riesce a soddisfare le richieste dei pazienti che sono mesi che aspettano un intervento chirurgico. Purtroppo, anche per quanto riguarda i ricoveri urgenti ci sono difficoltà sui posti letto che comportano il trasferimento dei pazienti non Covid a Dolo. Non vorremmo - il la preoccupazione - che su Dolo ci fossero altri programmi».
LA RISPOSTA
Ed è con la stessa moneta, una nota, che l'Ulss 3 disegna cosa sta succedendo a Dolo. «Chi davvero ha il compito di questa programmazione, ha già disegnato scenari definiti e chiari, con indicazioni precise anche per l'ospedale di Dolo, che l'azienda sanitaria, in questa fase, sta mettendo in atto gradualmente - è l'incipit - L'ospedale di Dolo ha chiaramente avviato la ripresa delle attività: mentre non ha mai smesso di garantire gli interventi di emergenza e urgenza sul territorio, ha già visto riprendere l'attività del Centro Prelievi e l'attività di degenza di area medica no-Covid. Nella prossima settimana riaprirà il Poliambulatorio, mentre la Radiologia ha già identificato i suoi percorsi per la ripartenza; sempre nella prossima settimana si procederà al ripristino delle sale operatorie del Blocco Nord. La ripresa dei lavori nel cantiere del nuovo Pronto Soccorso, infine, costituisce l'ulteriore segnale della normalizzazione, e del potenziamento dell'ospedale nel territorio».
N. Mun.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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