CENTRODESTRA
Belluno C'è il Nord, c'è l'Italia. E la parola d'ordine

Domenica 18 Febbraio 2018
CENTRODESTRA Belluno C'è il Nord, c'è l'Italia. E la parola d'ordine
CENTRODESTRA
Belluno C'è il Nord, c'è l'Italia. E la parola d'ordine è autonomia. La coalizione di Centrodestra si presenta. Con il candidato scelto per l'uninominale. Ma anche con tutti gli altri. Ieri mattina i gazebo erano separati, ma Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia hanno messo insieme le loro bandiere per proporre il programma della coalizione, che crea un cocktail di sociale da Destra, federalismo e liberismo. «Ci presentiamo alle elezioni forti delle proiezioni che ci danno i sondaggi a livello nazionale e forti dei consensi raccolti a livello locale - ha spiegato Paolo Saviane, candidato al Senato per la Lega Nord -. Siamo sicuri dell'ottimo risultato sia dei singoli partiti che della coalizione, che a Belluno sostiene Mirco Badole (candidato della Lega Nord all'uninominale Camera, ndr)».
LA PAROLA D'ORDINE
Per i quattro candidati presenti in piazza ieri mattina (Dario Bond di Forza Italia, Monica Mazzoccoli di Fratelli d'Italia, Saviane e Badole della Lega) c'è un punto di partenza che diventa anche il punto di arrivo: l'autonomia. «Dobbiamo fare squadra tutti e lavorare insieme per sostenere l'autonomia - ha detto Dario Bond, candidato alla Camera nel listino plurinominale -. Il referendum del 22 ottobre ha messo nelle mani di Zaia lo strumento giusto per rivendicare a Roma maggiori risorse e maggiori competenze per il Veneto. Dobbiamo spingere tutti su questo tema. Perché non possiamo continuare a essere il salvadanaio d'Italia e avere meno soldi per i nostri servizi rispetto a regioni e territori spendaccioni». Dello stesso avviso anche Saviane. Che declina l'autonomia a livello regionale e bellunese. «Dobbiamo tenere unita la nostra provincia e garantirle maggiori risorse. Il malcontento che ha suscitato i referendum si è trasformato in un furto ai danni del Bellunese. Il capitolo Sappada è una ferita aperta e noi non vogliamo che ce ne siano altre». «Lo spopolamento? La medicina è una sola: l'autonomia - ha aggiunto Mirco Badole -. Risolve in un colpo solo i problemi di burocrazia per le imprese, di tassazione per famiglie e aziende. E porta lavoro. Come mai a Trento e Bolzano lavorano sempre e solo le imprese del territorio? La risposta è autonomia».
SUL TAPPETO
Oltre all'autonomia, Bond, Badole, Saviane e Mazzoccoli propongono anche la tutela della sanità. E la creazione di una sorta di zona franca per combattere la concorrenza delle provincie autonome. «Belluno deve avere la possibilità di un trattamento diverso dalle altre realtà: deve diventare come Livigno - hanno detto ieri mattina i candidati -. Magari provando una sperimentazione in tal senso per i Mondiali di Cortina 2021».
Damiano Tormen
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