SPILIMBERGO - (m.s.) Tempo di bilanci per La Macia. Il presidente della Pro, Marco Bendoni, ha espresso grande soddisfazione per il buon esito della manifestazione più importante della città e si è congratulato con la sua squadra operativa, ben 25 mila presenze e chioschi sold out. «Quest'anno dovevamo coprire con un programma attrattivo ben 5 giorni, una Rievocazione lunghissima ma davvero ricca di nuove performances commenta . La gente ha gradito le nostre scelte, il centro storico era sempre gremito e alla cena da torre a torre abbiamo ospitato ben 400 commensali». L'evento è stato realizzato grazie ai consiglieri della Pro e alle persone di buona volontà che hanno speso tempo nell'organizzazione, monitorato vie e piazze per la sicurezza generale, cucinato. «A tutti esprimo il mio più sincero grazie sottolinea : la Rievocazione vive di volontariato». Ma non sono tutte rose, le spine vengono da una piccola e simbolica azione di protesta al corteo in costume espressa dal gruppo storico Il Brojluzzo che per la durata della sfilata ha legato al braccio dei propri componenti un nastro bianco. Lo hanno chiamato il lutto della Rievocazione. «Abbiamo trovato parecchie affinità con le associazioni che promuovono la rievocazione di Cividale e condiviso con loro una sorta di documento - dichiarano - all'interno del quale spieghiamo le ragioni del lutto e della nostra polemica». Tra i punti sui quali il Brojuluzzo insiste con Cividale è l'idea che la Rievocazione stia assumendo anno dopo anno i connotati di una semplice sagra di paese. È inaccettabile, per il Brojluzzo, che i rappresentanti delle associazioni si occupino delle ambientazioni sotto la loro diretta responsabilità civile e penale: «In questo modo veniamo equiparati agli operatori economici che partecipano all'evento per tornaconto personale», concludono.
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