Soccorso alpino anche tra le macerie

Lunedì 29 Agosto 2016 di Con 11 cani e volontari impegnato nelle zone distrutte dal terremoto nel centro Italia
Attivo da 62 anni in Friuli Venezia Giulia, solo negli ultimi quattro ha effettuato 1.150 interventi e ha soccorso ben 1.232 persone. È il bilancio del Soccorso alpino Fvg, un "esercito" di persone che, all'interno del Corpo nazionale del soccorso alpino, si distingue come un Corpo speciale, «non professionista ma altamente professionale», ha sottolineato l'altra sera Roberto Sgobaro, 45 anni di soccorso, 30 dei quali come responsabile provinciale di Pordenone, premiato per il suo impegno, durante l'incontro a Chiusaforte con il vice presidente della Regione, Sergio Bolzonello e moltissimi volontari. Questi sono attrezzati e abituati a intervenire in ambienti impervi, nelle attività alpinistiche e speleologiche, oltre che nel soccorso degli infortunati e nel recupero dei caduti. Ed è un'attività particolarmente intensa nel periodo estivo, visti i tanti escursionisti che scelgono le montagne della regione. Nei primi otto mesi del 2016 le operazioni effettuate sono state 112 con 153 persone soccorse e il recupero di 21 salme. L'elicottero è stato impegnato per 64 volte, utilizzando in parte l'eliambulanza del 118 e in parte quello della Protezione civile regionale. Il 45% dei casi ha riguardato l'ambito escursionistico, nel 9% problemi sulle ferrate e nel 7% problemi connessi all'alpinismo.
Da questo bacino sono partiti i primissimi volontari che all'inizio della scorsa settimana hanno raggiunto le zone colpite dal terremoto in centro Italia con le unità cinofile e a essi ha rivolto «un profondo senso di gratitudine» Bolzonello, con un «grazie» allargato a tutti i volontari. Ha promesso l'impegno «a fare di più per voi», poiché «ciò che date alla popolazione del Friuli». Le stazioni del soccorso attive in regione sono 9 alpine, dislocate a Forni Avoltri, Forni di Sopra, Moggio Udinese, Cave del Predil, in Valcellina, Maniago, Pordenone, Udine e Trieste; e 4 di soccorso speleologico nei quattro capoluoghi di provincia. Inoltre, ci sono 11 unità cinofile, alcune delle quali sono state impegnate ad Amatrice, dove hanno operato anche Daniele Mozzi, Claudio Boscariol, Luca Zanette e Lanfranco Pighin.
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