Prime misure a favore delle imprese in arrivo dalla Regione 33,4 milioni

Giovedì 12 Marzo 2020
Prime misure a favore delle imprese in arrivo dalla Regione 33,4 milioni
CONSIGLIO
UDINE I provvedimenti regionali urgenti a sostegno dell'economia del Friuli Venezia Giulia sono legge, con 33,4 milioni di risorse a disposizione.
Il Consiglio regionale ieri ha infatti votato all'unanimità e senza emendamenti, che non fossero quelli già concordati tra Giunta e opposizione prima della discussione, il provvedimento «Prime misure urgenti per fare fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19», predisposto dalla Giunta regionale e approvato dall'Esecutivo lunedì.
Un testo risultato di un «confronto importante» anche con l'opposizione, ha sottolineato ieri in chiusura dei lavori l'assessore regionale alle Attività produttive Sergio Bini che, all'esito del voto unanime, ha definito «una bella pagina per la politica del Friuli Venezia Giulia» quella scritta dal Consiglio riunito a Udine all'auditorium Comelli. Luogo che ha evidenziato ancor più l'eccezionalità del momento e del provvedimento: «Era dal 1976, anno del sisma, che il Consiglio regionale non si riuniva a Udine», ha ricordato il presidente Pier Mauro Zanin. Un trasferimento da Trieste resosi necessario perché la sede «madre», palazzo di piazza Oberdan, è in «quarantena», dopo che il 3 marzo scorso è stato riscontrato positivo al test Coronavirus un consigliere. La struttura è stata sanificata e sono finiti in quarantena preventiva anche 8 colleghi consiglieri. Assenti causa Coronavirus ieri, quindi, Igor Gabrovec, Sergio Bolzonello, Franco Iacop, Diego Moretti e Francesco Russo del Pd; Massimo Moretuzzo e Giampaolo Bertoli di Patto per l'Autonomia; Antonio Lippolis e Stefano Mazzolini per la Lega. Assenti giustificati anche il capogruppo di Fi Giuseppe Nicoli e il consigliere M5S Andrea Ussai.
IL VOTO
L'unanimità del voto alla norma, perciò, ha contato 36 voti. Conformi alle prescrizioni le misure di sicurezza adottate per l'assise, con i consiglieri seduti molto distanti l'uno dall'altro secondo un format evoluto definito «a scacchiera» -, dotati di mascherina per gli interventi davanti al microfono e con igienizzante a portata di mano. Un plauso alla struttura regionale per la velocità con cui ha reso possibile la seduta straordinaria in perfetta sicurezza è stato rivolto da presidente Zanin, che ha rimarcato come «si sia dato l'esempio di come si debba comportarsi» in questi frangenti. Il presidente ha quindi auspicato di «riuscire a calendarizzare quanto prima possibile ulteriori lavori assembleari, replicando questa esperienza positiva».
TESTO APERTO
Quello approvato è un testo «aperto», come è stato definito più volte dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, che ieri ha illustrato all'Aula la richiesta d'urgenza della seduta e ha invitato i consiglieri a non presentare emendamenti se non quelli già concordati con l'opposizione. Tra questi, quello che ha previsto l'estensione dei contributi anche agli esercenti arti e professioni.
Un testo, cioè, con «prime» misure, perché «ulteriori interventi saranno presto definiti per andare incontro alle esigenze dell'intero sistema economico, con particolare attenzione al comparto artigiano, anche alla luce dei contenuti dell'atteso intervento statale», ha affermato l'assessore Bini prima in II Commissione e poi in Aula, dove per la Giunta era presente anche l'assessore alle Finanze, Barbara Zilli. Interventi richiesti e auspicati in sede di dibattito da diversi esponenti politici, per considerare le istanze di diversi settori al momento esclusi: i liberi professionisti (Sergo, M5S), i lavoratori individuali dell'artigianato (Cittadini), le imprese della cultura e del terzo settore (Shaurli, Pd), il sistema della formazione (Sibau, Ar), costruendo un'agenda per le prossime misure economiche.
Antonella Lanfrit
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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