PORDENONE - Bloccare la fuga degli infermieri verso il Veneto, ma la burocrazia non lo consente. É questo in estrema sintesi il messaggio che lancia il Nursind, in sindacato infermieri. «Finiamo la graduatoria degli infermieri e facciamo un altro concorso per non perdere neolaureati regionali» - attacca Gianluca Altavalla, segretario regioanle. «Una vicenda tutta all'italiana: la graduatoria del mega concorsone è ferma da mesi. Dopo avere dato una prima tranche di nominativi alle Aziende sanitarie, tutto è bloccato. Da indiscrezioni sembra che la direzione Egas aspetti che tutte le Aziende finiscano di chiamare i nominativi già assegnati per poi dare i successivi. Un paradosso - mette in evidenza Altavilla -: vi sono Aziende che hanno terminato da mesi la graduatoria assegnata. Si sono registrate molte rinunce quindi non è stata soddisfatta la necessità aziendale, con crescita di nuovi bisogni. Non si capisce il senso di questa scelta - prosegue - ma il concorsone regionale è tutto illogico. Basti pensare che non sono state rispettate neanche le preferenze del luogo di lavoro: un infermiere che aveva espresso il bisogno di operare a Udine è finito a Pordenone. Il risultato di questa schizofrenia manageriale da 150 mila euro è che gli infermieri, non venendo chiamati, accettano incarichi in altre regioni e ciò fa sì che molte Aziende debbano continuare a utilizzare agenzie interinali, con costi maggiorati». Ma il caso più eclatante è la graduatoria del concorsone degli operatori socio sanitari, pronta da fine di agosto: peccato, però, che alle Aziende non siano ancora arrivati i nominativi.
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