La strategia: un premio a chi taglia gli affitti del 20 per cento

Mercoledì 1 Luglio 2020
La strategia: un premio a chi taglia gli affitti del 20 per cento
LA MISURA
PORDENONE Il concetto è chiaro, come il messaggio che lo accompagna: la sofferenza dei commercianti si può alleviare anche diminuendo la pressione alla fonte, cioè garantendo una maggiore flessibilità sugli affitti, rimasti stabili anche durante i mesi più difficili del lockdown totale. Per questo il Comune vara oggi l'ennesimo mini-decreto rivolto proprio ai proprietari delle locazioni, nella speranza di generare un riverbero positivo sui commercianti stessi. Il contenuto del provvedimento non è solo economico, ma anche paterno, se così si può dire: l'amministrazione concederà un contributo proporzionale a tutti i proprietari degli immobili commerciali che dimostreranno - carte alla mano - di aver ridotto o di ridurre almeno del 20 per cento l'affitto per un lasso temporale minimo che deve arrivare a tre mesi. L'informativa, dalle stanze del municipio, è già arrivata agli uffici che si occuperanno della traduzione in pratica del provvedimento. L'assessore al Commercio, Emanuele Loperfido, ha comunicato che la cifra a disposizione del Comune per far partire l'operazione è di 200mila euro.
«Lavoriamo - ha aggiunto Loperfido - per fare in modo che il commercio possa essere sostenuto da misure concrete, in grado di arrivare alla radice del problema». E il problema c'è, bello grosso: durante la quarantena, con gli incassi fermi a zero, i proprietari dei negozi e delle altre attività commerciali hanno continuato a pagare l'affitto. C'è chi ha provato a rinegoziare il canone oppure ad ottenere una proroga, ma in generale il flusso di denaro in uscita non si è fermato, contrariamente alla casella vuota alla voce entrate. E adesso il blocco presenta il conto: lo si vede chiaramente in corso Vittorio Emanuele, dove il sentimento che più si respira tra i commercianti è quello della stanchezza, della fatica. Una situazione, questa, che si somma a una difficoltà atavica e specifica del centro storico del capoluogo: i canoni di locazione cari e la poca propensione dei proprietari dei muri di abbassare le pretese. Già prima dell'emergenza Coronavirus si notavano molte vetrine vuote in Contrada maggiore, ma oggi il rischio è quello di assistere a una progressiva desertificazione del centro. Un pericolo da allontanare anche facendo leva su un sistema di contributi in grado di premiare chi abbassa gli affitti calandosi in una realtà che non è più, per nessuno, quella di gennaio.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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