La difesa: «Ha soltanto eseguito le disposizioni date dall'anziana»

Sabato 26 Settembre 2020
La difesa: «Ha soltanto eseguito le disposizioni date dall'anziana»
LE DIFESE
SACILE Salvina Squizzato ha sempre respinto le accuse al mittente. Sostiene di aver eseguito le volontà di Maria Nives Marchioni. E non solo per quanto riguarda il suo patrimonio («Tutti i soldi miei vanno a Sabrina lei farà il giusto per tutti», si legge nel testamento olografo), ma anche in merito alla cremazione. Spiega l'avvocato Nisco Bernardi, che tutela la 74enne indagata per circonvenzione di incapace, autoriciclaggio e adesso anche per distruzione di cadavere, che la 91enne aveva espresso la volontà di essere cremata. «Voleva che l'urna fosse messa nello stesso loculo del marito - afferma il legale - L'anziana è morta in casa durante la notte e al mattino la mia assistita è andata subito dalle pompe funebri. L'epigrafe è stata esposta lo stesso giorno del decesso, non ha nascosto nulla a nessuno. I parenti sapevano anche della cremazione, che peraltro è avvenuto qualche giorno dopo il funerale». Bernardi parla di decisioni prese sulla base delle disposizioni date dall'anziana: «Non era incapace, si era affidata alla badante. La mia assistita non voleva sottrarsi alle disposizioni ricevute e voleva continuare ad assistere il figlio dell'anziana. È sempre pronta a restituire quanto spetta alla famiglia, cioè la quota legittima».
GLI ALTRI INDAGATI
Il denaro movimentato in Posta e la cremazione hanno trascinato nell'indagine altre due persone, per le quali la Procura ipotizza il reato di favoreggiamento. In prima battuta è stata indagata la direttrice dell'ufficio postale di Sacile, Paola Orso, di Pasiano, difesa dall'avvocato Paolo Dell'Agnolo, a cui si contesta di non aver segnalato una serie di operazioni sospette fatte allo sportello. I finanzieri hanno ricostruite decine di bancarie e un centinaio di operazioni in Posta eseguite tra il 20 febbraio 2017 e il 15 gennaio 2018, quindi sia prima che dopo il decesso della 91enne. Gli investigatori credono che la badante abbia indotto l'anziana ad aprire un nuovo libretto postale, a darle delega e tessera per i prelievi. Sul vecchio libretto avrebbe fatto prelievi per oltre 50mila euro, poi avrebbe trasferito 200mila euro in quello aperto il 20 febbraio 2017. Altro denaro sarebbe stato movimentato su un libretto aperto il 13 giugno 2017 e cointestato al figlio dell'anziana e alla badante.
LE POMPE FUNEBRI
Le onoranze funebri Salvador si sono occupate del funerale dell'anziana, per questo le perquisizioni sono state estese alla società e al legale rappresentante, Evelino Salvador, che si è ritrovato indagato per l'ipotesi di favoreggiamento legata alla cremazione della 91enne e ha nominato come legale di fiducia l'avvocato Marco Zucchiatti. «Siamo sereni, è stato seguito correttamente l'iter previsto in questi casi - hanno detto ieri i referenti della società - Le carte erano in regola, altrimenti il Comune non dà l'autorizzazione a procedere con la cremazione. L'autocertificazione firmata dal figlio era stata controllata in municipio».
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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