Pizzini, confidenze di Mariarosaria alle amiche e alla madre, profilo Facebook Anonimo Anonimo, ricerche e cancellazioni sospette sul computer. Nelle prossime tre udienze di fine anno il processo sull'uccisione di Trifone Ragone e Teresa Costanza uscirà dalla scena del crimine per cominciare a concentrarsi sul presunto movente del delitto.
Per il 16 dicembre i pm Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro hanno convocato gli ultimi testimoni che potranno chiarire alcuni aspetti legati al parcheggio del palasport Crisafulli: Alexandra Brisotto dovrebbe riferire sulle condizioni degli stalli in prossimità dell'ora dell'omicidio, mentre il maresciallo Gaetano Scola sarà sentito sulle modalità del sequestro dei filmati dell'impianto di videosorveglianza del Comune di Pordenone. In aula è atteso anche il luogotenente Paolo Tommasi del Ros di Udine, che analizzò quei filmati e individuò l'Audi A3 sospetta, poi identificata in quella di Giosuè Ruotolo, il ventisettenne di Somma Vesuviana sospettato di aver ucciso con una vecchia Beretta 7,65 i due fidanzati. Il capitano Fabiano Gentile del Ris di Parma spiegherà come ha esaminato l'arma del delitto ripescata nel laghetto del parco di San Valentino e sulla quale è stata rilevata un'impronta parziale. Infine, al capitano Nicola Staiti spetta il capitolo sugli accertamenti biologici ed ematici.
La più attesa è sicuramente l'udienza del 19 dicembre. Sono state convocate le tre amiche di Mariarosaria Patrone, la fidanzata di Ruotolo sospettata di favoreggiamento. Rosa Fragliasso, Anna Mena Rea e Claudia Piccolo diedero un contributo importante alle indagini: raccontarono del profilo Facebook usato per molestare Teresa, dei timori di Mariarosaria per le conseguenze che la creazione di quel profilo avrebbero potuto avere per la carriera di Ruotolo nella Finanza e dei pizzini con cui la Patrone comunicava con le amiche per non farsi intercettare. In lista anche due mamme delle amiche.
Il 22 dicembre sfileranno 12 carabinieri del reparto indagini telematiche del Ros di Roma. Sarà un'udienza importante, che consegnerà alla Corte d'assise i segreti dei computer e dei telefonini di Ruotolo, ma anche di Mariarosaria, che la sera del 17 marzo 2015 inviò quell'ambiguo messaggio alle 20.42: Amore, ma hai fatto qualcosa che non mi ha detto per caso?. Un'ora prima c'era stata l'esecuzione di Trifone e Teresa nel parcheggio.
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Per il 16 dicembre i pm Pier Umberto Vallerin e Matteo Campagnaro hanno convocato gli ultimi testimoni che potranno chiarire alcuni aspetti legati al parcheggio del palasport Crisafulli: Alexandra Brisotto dovrebbe riferire sulle condizioni degli stalli in prossimità dell'ora dell'omicidio, mentre il maresciallo Gaetano Scola sarà sentito sulle modalità del sequestro dei filmati dell'impianto di videosorveglianza del Comune di Pordenone. In aula è atteso anche il luogotenente Paolo Tommasi del Ros di Udine, che analizzò quei filmati e individuò l'Audi A3 sospetta, poi identificata in quella di Giosuè Ruotolo, il ventisettenne di Somma Vesuviana sospettato di aver ucciso con una vecchia Beretta 7,65 i due fidanzati. Il capitano Fabiano Gentile del Ris di Parma spiegherà come ha esaminato l'arma del delitto ripescata nel laghetto del parco di San Valentino e sulla quale è stata rilevata un'impronta parziale. Infine, al capitano Nicola Staiti spetta il capitolo sugli accertamenti biologici ed ematici.
La più attesa è sicuramente l'udienza del 19 dicembre. Sono state convocate le tre amiche di Mariarosaria Patrone, la fidanzata di Ruotolo sospettata di favoreggiamento. Rosa Fragliasso, Anna Mena Rea e Claudia Piccolo diedero un contributo importante alle indagini: raccontarono del profilo Facebook usato per molestare Teresa, dei timori di Mariarosaria per le conseguenze che la creazione di quel profilo avrebbero potuto avere per la carriera di Ruotolo nella Finanza e dei pizzini con cui la Patrone comunicava con le amiche per non farsi intercettare. In lista anche due mamme delle amiche.
Il 22 dicembre sfileranno 12 carabinieri del reparto indagini telematiche del Ros di Roma. Sarà un'udienza importante, che consegnerà alla Corte d'assise i segreti dei computer e dei telefonini di Ruotolo, ma anche di Mariarosaria, che la sera del 17 marzo 2015 inviò quell'ambiguo messaggio alle 20.42: Amore, ma hai fatto qualcosa che non mi ha detto per caso?. Un'ora prima c'era stata l'esecuzione di Trifone e Teresa nel parcheggio.
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