IL RICORDO
SAN QUIRINO «Aldo abitava a meno di un chilometro da casa mia.

Lunedì 25 Giugno 2018
IL RICORDO
SAN QUIRINO «Aldo abitava a meno di un chilometro da casa mia. Ci eravamo visti qualche ora prima che perdesse la vita in quel tragico incidente stradale. Gli avevo chiesto: dove vai con questo caldo? Mi aveva risposto, come sempre, che andava a camminare per mantenersi in forma e per perdere peso». Parla con il nodo in gola Gianni Giugovaz, sindaco di San Quirino, che già nella serata di sabato, appena appresa la notizia, si è recato in via Buie d'Istria, dove abitava il 75enne, per portare a nome dell'amministrazione comunale le sentite condoglianze alla moglie Marisa e alla figlia Paola. «Aldo sottolinea il primo cittadino non passava certo inosservato quando lo si vedeva camminare con le racchette. Diceva che, a causa di qualche problema alla schiena, aveva bisogno di aiutarsi a tenere dritto il busto. Negli ultimi anni era diventato quasi, lo dico con affetto, un vecchio motore a diesel - ricorda il sindaco di San Quirino -: gli ci voleva un po' per mettersi in moto e riscaldarsi'', poi però era proprio difficile fermarlo».
Giugovaz e Crevatin, come detto, si erano incrociati qualche ora prima che l'anziano perdesse la vita, in sella alla propria bicicletta, lungo la strada regionale 251. «Dove vai, Aldo?», era stata la domanda del sindaco. La risposta era stata la solita'', quella consueta: «Vado a camminare, come ogni giorno». I due si erano salutati cordialmente, con la promessa di rivedersi più tardi. «Quando ho saputo che era morto Giugovaz non si rassegna ancora alla fine dell'amico non volevo crederci: mi sembrava tutto così incredibile, surreale. Invece - conclude il sindaco - ho poi capito che era tutto purtroppo tristemente vero».
Aldo Crevatin è stato investito ed è morto sul colpo mentre era in sella alla propria bicicletta. Probabilmente stava andando a cercare un posto dove poter camminare, come amava fare, immerso nella quiete della natura. Una persona dinamica ed attenta che, dopo essere andato in pensione, aveva cercato di mantenersi attiva nonostante avesse qualche problema di salute. Esule istriano, Crevatin aveva creato e gestito a lungo con le figlie l'omonima azienda agricola, cantina ed agriturismo in località Villotte.
Una figura carismatica, quella di Crevatin, sia all'interno della Coldiretti che della Democrazia cristiana a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Ambizioso il suo trascorso politico con la sua militanza, dal 1983 al 1988 in Consiglio comunale a San Quirino con una lista civica. Non solo: nei panni di presidente del Circolo cooperativo delle Villotte, negli anni Novanta aveva contribuito alla nascita del partito di Forza Italia nella Destra Tagliamento. Crevatin, oltre alla moglie Marisa, lascia nel dolore le quattro figlie: Paola, la primogenita, Sandra, Daniela e Laura. Queste due ultime risiedono in Toscana.
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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