Il Museo "sfratta" i giovani Diecimila firme per lo stop

Domenica 26 Aprile 2015
Il Museo di Storia naturale "sfratta" (suo malgrado) il vecchio progetto della cittadella dei giovani dall'ex Macello? I giovani raccolgono firme per chiedere all'amministrazione Honsell di ritornare sui suoi passi e di realizzare nel complesso di via Sabbadini un Parco creativo. Uno spazio di collaborazione fra giovani, anziani e bambini, con un ostello, laboratori d'arte, un'Accademia della sostenibilità, un "Fablab" ma anche un teatro, una sala concerti, spazi di "coworking" e "conursery".
«Vogliamo arrivare almeno a 10mila firme - spiega Claudia Russo, presidente dell'associazione St.Art che ha promosso il progetto -. Ma puntiamo anche più in alto. In un giorno e mezzo ne abbiamo già 200». Il Comune ha deciso di spostare il Museo dall'ex Frigo (il cui recupero richiederebbe 10 milioni e costringerebbe ad aspettare troppo) al vicino ex Macello (dove i lavori sono già partiti) per valorizzare i reperti, «oltre un milione» come ricorda l'assessore Federico Pirone, "inscatolati" in un deposito da oltre dieci anni. Così, inoltre, si risparmierebbero 138mila euro l'anno, fra affitti e spese condominiali del magazzino e degli uffici. «Ho molto a cuore il Museo, ma, posto all'ex Macello, lontano dal centro - dice Russo - e in spazi "aggiustati", sarebbe un fallimento. Sto buttando giù un progetto che regalerò al Comune, per offrire un'alternativa. Magari all'ex caserma dei pompieri». Non una novità. Pirone, però, spiega che non ci saranno dietrofront sull'ex Macello: «La maggioranza ha ampiamente discusso e fatto un ragionamento su questo. Siamo consapevoli che c'è un bisogno diffuso di spazi per i giovani, ma il Macello non è l'unica area con queste caratteristiche. Inoltre, ritengo che non sia distinto da questo il tema della sostenibilità della gestione degli spazi». Inoltre, aggiunge, «l'idea di sviluppare un progetto che possa accogliere anche opportunità di lavoro per i giovani è già inserito nell'agenda del Museo. Sarà un luogo di attività, non solo di esposizione». Se «una parte preponderante» dell'ex Macello sarà dedicata al Museo, «una parte tutelerà la vocazione originaria della cittadella dei giovani», con spazi di coworking. L'idea è quella di una "contaminazione" virtuosa. Nel primo lotto (da 3,729 milioni) che dovrebbe concludersi a fine anno, «una parte dell'"edificio 8", che auspichiamo sia finito a dicembre, sarà dedicata alla sostenibilità e avrà una forte caratterizzazione didattica, anche coinvolgendo ludoteca e biblioteca. Su via Sabbadini potrebbe trovare spazio anche un bookshop. Uno degli altri due edifici del primo lotto avrà destinazione museale». Sostenibilità protagonista pure nel punto di ristoro. Per i lavori ancora non completati servirà una modifica del progetto. «Verrà portata una delibera in giunta e in consiglio. I tempi? Uno o due mesi», assicura Pirone, che per ora non si sbilancia sui costi. Il secondo lotto prevede opere per 3.549.372 euro, il terzo «non è quantificato ma sarà finanziato con le economie del finanziamento derivante dall'accordo di programma regionale».
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