IL CASO
AVIANO Una donna fragile, che nonostante il vizio parziale di mente non

Mercoledì 27 Dicembre 2017
IL CASO AVIANO Una donna fragile, che nonostante il vizio parziale di mente non
IL CASO
AVIANO Una donna fragile, che nonostante il vizio parziale di mente non era riuscita a evitare una condanna a 18 mesi di reclusione per maltrattamenti in famiglia. Sottoposta al divieto di avvicinamento al marito e alla figlia di tre anni, su istanza della Procura di Pordenone la donna è stata sottoposta a custodia cautelare in carcere e, la vigilia di Natale, è stata portata nella sezione femminile del Coroneo a Trieste. Ad aggravare la misura sono stati i giudici della Corte d'appello, dove pende il ricorso presentato dall'avvocato Carla Panizzi contro la sentenza di primo grado. «L'avevo sentita qualche giorno prima - spiega il legale - Sapevo che era in sofferenza perchè ad quasi due mesi non può vedere la bambina. Sperava che la situazione si risolvesse ed era fiduciosa di poter ricominciare a vedere la figlia. In questi casi il periodo natalizio è sempre difficile».
La donna, 44 anni, bancaria di Aviano, ha affrontato un lungo processo per maltrattamenti in famiglia e stalking ai vicini commessi tra il 2014 e il 2016. Assolta dall'ipotesi di atti persecutori, era stata condannata per i maltrattamenti al marito, alla madre 70enne convivente e alla figlia di tre anni. Una figlia che poteva incontrare soltanto in Consultorio, nell'ambito di incontri protetti, cioè sempre sotto la vigilanza di personale qualificato. Ma da diverse settimane non poteva più vedere la piccola. Gli incontri erano stati interrotti perchè in un'occasione aveva incontrato casualmente la piccola per strada e si era avvicinata. L'episodio era stato motivo di tensione. Il Consultorio aveva sospeso gli incontri protetti e la donna aveva reagito tempestando di telefonate l'ex marito. Il suo unico scopo era di vedere la bambina, ma il suo atteggiamento ha messo tutti in allarme.
C'era davvero il timore che potesse mettere in pericolo l'incolumità delle persone offese? L'interrogativo ha spinto la Procura a chiedere alla Corte d'appello di aggravare la misura cautelare e i giudici hanno ritenuto che, proprio in coincidenza con le festività natalizie, il pericolo fosse ancora più accentuato, anche perchè la donna aveva sottoposto a maltrattamenti anche la propria madre. La vigilia di Natale la donna è stata rintracciata dai carabinieri di Aviano e Polcenigo. I militari hanno eseguito il provvedimento e la 44enne è stata portata, tra le lacrime, in carcere a Trieste. L'avvocato Panizzi oggi valuterà gli atti e deciderà quale passo intraprendere.
C.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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