Il bando congela la nuova città

Mercoledì 15 Agosto 2018
Il bando congela la nuova città
IL CONGELAMENTO
PORDENONE Il congelamento dei finanziamenti del Bando delle periferie mette a rischio le principali opere che, nel giro di un paio d'anni, avrebbero dovuto cambiare il volto della città. Basti pensare a piazza della Motta, che fra pochi giorni ospiterà una Cena in contrada che avrebbe dovuto essere l'occasione per provare a immaginare la piazza del futuro.
A RISCHIO
Ma sono anche altri gli interventi che rischiano di fermarsi, se emendamenti e ricorsi non dovessero portare a nulla: si va dalla trasformazione della ex Biblioteca civica in sede di due associazioni musicali alla riqualificazione della sede dei Giudici di pace in via Rivierasca e alle nuove funzioni delle ex casermette di via Molinari, riconvertite in spazio per il co-working, il gioco dei più piccoli e appartamenti intelligenti per la conquista dell'autonomia da parte di persone con disabilità. E poi ancora il Peba, il Piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche, e una serie di riqualificazioni di aree naturalistiche, dal parco Galvani al sentiero delle operaie, dal recupero del lavatoio di via Gorizia al collegamento naturalistico fra via Codafora, il parco Reghena e il lago della Burida. Senza contare gli interventi dedicati a turismo e imprese. Una scure sulle grandi opere che l'amministrazione Ciriani si apprestava a lasciare alla città, proprio contrando sui finanziamenti del Bando per le periferie.
IN SALVO
Ma che cosa si salva fra i grandi progetti? Si salva, prima di tutto, l'altro grande filone di interventi, quelli finanziati con i fondi europei del progetto Pisus, in tutto tre milioni 341mila euro: cinque progetti di sistemazione e abbellimento del cuore di Pordenone che interesseranno lo storico corso Vittorio Emanuele II, via Mazzini (banda larga, nuovi sottoservizi, rifacimento della pavimentazione stradale, illuminazione pubblica a led), dove verrà recuperata anche la casetta liberty all'ingresso del parco Querini, e largo San Giorgio, oltre alla nuova pista ciclopedonale su via Martiri Concordiesi. Sono poi parzialmente finanziati da Agenda urbana nell'ambito del Por Fesr gli interventi di sviluppo urbano nel quartiere di Torre e in via Piave, che prevedono zone 30 e monitoraggio ambientale, oltre ai sottoservizi che saranno realizzati da Hydrogea.
I MUTUI
Fra le opere finanziate con mutui e devoluzione di mutui vi è un altro importante intervento attualmente in corso: è il primo lotto della riqualificazione di via Cappuccini, ereditato dalla precedente amministrazione che lo aveva tuttavia rinviato per motivi legati principalmente ai vincoli di bilancio. Finanziata invece, al momento, la sola parte progettuale per la nuova scuola media Lozer di Torre, mentre un iter più preciso è già stato definito per il capitolo case di riposo, con la realizzazione di due nuove strutture a Villanova e a Rorai Piccolo, la temporanea e parziale riqualificazione di piazza della Motta e i 40-50 posti da ricavare al Centro anziani di Torre. Sarà poi realizzato grazie alla generosità della Fondazione Locatelli il nuovo parco di San Valentino, nella sua nuova veste di primo parco veramente inclusivo d'Italia. L'elenco delle opere in gran parte completate comprende poi gli interventi su una serie di impianti sportivi e numerosi interventi di asfaltatura, cominciati nella primavera del 2017 con viale della Libertà e via Montereale.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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