«I vostri figli coinvolti nello scontro» era una truffa

Giovedì 19 Dicembre 2019
«I vostri figli coinvolti nello scontro» era una truffa
AZZANO
Dalla tecnica della cauzione a quella della perdita di gas, dal nipote in stato di fermo per l'assicurazione scaduta al falso incidente di un figlio per truffare gli anziani. Gli stratagemmi dei truffatori sono tanti e spesso giocano su sentimenti, stati di fragilità e solitudine degli anziani. È capitato a due anziani di Azzano che sono sfuggiti ai truffatori solo per caso o per fortuna, evitando la trappola. I due anziani dopo aver ricevuto una telefonata da falso tutore dell'ordine che asseriva che i figli avevano avuto un incidente e chiedevano dei soldi, hanno avvisato i carabinieri di Azzano. La prima regola, raccomandata dai militari dell'Arma, è non aprire la porta o dare ascolto a sconosciuti cercando invece di ricorrere alle reti affettive e familiari che possono offrire protezione o aiutare a verificare notizie allarmanti riferite con il solo scopo di estorcere soldi. Il dato di partenza è che la maggior parte delle truffe a danno di anziani avviene in ambiente domestico o con una telefonata sospetta. «Mi scusi non ho tempo», clic. Con questa frase spesso ci si salva da problemi ulteriori precisano le forze dell'ordine -. Molte truffe, infatti, iniziano al telefono dove i malintenzionati tirano in ballo figli o nipoti in difficoltà. Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune semplici precauzioni - ricordano -. In caso di contatto, rivolgersi immediatamente al 112 o recarsi alla più vicina caserma dei Carabinieri; accertarsi dell'identità dell'interlocutore e diffidare da chi non indossa l'uniforme; non aprire la porta agli sconosciuti e non farli entrare in casa, anche se si presentano in modo distinto ed infine, non consegnare soldi a sconosciuti, specie se si presentano come appartenenti alle Forze dell'Ordine perché i Pubblici Ufficiali non riscuotono mai somme di denaro». (Mi.Pi.)
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