LA BATTAGLIA
PORDENONE Vivere senza plastica non è facile. Sarebbe come ripudiare stoicamente il modello capitalista del consumo. È più simile ad un'utopia che alla realtà. Ma c'è un pordenonese che ha deciso di spendere la sua gioventù - ha meno di trent'anni - per spiegare ai suoi coetanei e anche al resto della popolazione come si possa vivere e apprezzare un mondo libero da uno dei principali agenti inquinanti. Il suo nome è Federico, vive in provincia di Pordenone e si definisce «fin da bambino affascinato dalla natura, dalla sua bellezza e ricchezza». Il giovane, che sabato era presente alla manifestazione per salvare gli alberi a rischio taglio a Pordenone, ha fondato un blog, cioè una pagina su internet che ha come primo obiettivo quello di sensibilizzare il prossimo. La missione è quasi impossibile: il giovane Federico, infatti, vuole convincere i pordenonesi a vivere senza plastica per salvare il pianeta. «Regola numero uno - spiega Federico: portati i sacchi della spesa da casa. Compra frutta e verdura in mercati o negozi locali, dove puoi riporre i prodotti direttamente in cassette o sacchi portati da casa». E ancora: «Non usare il guanto di plastica per tastare la frutta e verdura. Fatti imbustare il pane in un sacchetto di carta o nel tuo personale di stoffa. Effettua il compostaggio nel tuo giardino, in condivisione col condominio, vicinato e quartiere oppure sfruttando il servizio di raccolta comunale». Ovviamente devono essere evitati per quanto possibile gli imballaggi in plastica. Ma c'è anche altro: «Sostituire, da un giorno all'altro, tutti i detersivi che si usano normalmente in casa con prodotti naturali, potrebbe rivelarsi un po' arduo. Tuttavia, facendo un passo alla volta, si possono ottenere grandi miglioramenti», spiega ancora l'attivista pordenonese Federico. «Prima di eliminare oggetti o elettrodomestici rotti, scopri se è possibile ripararli», ammonisce il giovane. Per alcuni Federico potrebbe sembrare un rompiscatole, ma seguendo alla lettera i suoi consigli si riesce - con grande fatica - a dare una mano al pianeta.
M.A.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Vivere senza plastica non è facile. Sarebbe come ripudiare stoicamente il modello capitalista del consumo. È più simile ad un'utopia che alla realtà. Ma c'è un pordenonese che ha deciso di spendere la sua gioventù - ha meno di trent'anni - per spiegare ai suoi coetanei e anche al resto della popolazione come si possa vivere e apprezzare un mondo libero da uno dei principali agenti inquinanti. Il suo nome è Federico, vive in provincia di Pordenone e si definisce «fin da bambino affascinato dalla natura, dalla sua bellezza e ricchezza». Il giovane, che sabato era presente alla manifestazione per salvare gli alberi a rischio taglio a Pordenone, ha fondato un blog, cioè una pagina su internet che ha come primo obiettivo quello di sensibilizzare il prossimo. La missione è quasi impossibile: il giovane Federico, infatti, vuole convincere i pordenonesi a vivere senza plastica per salvare il pianeta. «Regola numero uno - spiega Federico: portati i sacchi della spesa da casa. Compra frutta e verdura in mercati o negozi locali, dove puoi riporre i prodotti direttamente in cassette o sacchi portati da casa». E ancora: «Non usare il guanto di plastica per tastare la frutta e verdura. Fatti imbustare il pane in un sacchetto di carta o nel tuo personale di stoffa. Effettua il compostaggio nel tuo giardino, in condivisione col condominio, vicinato e quartiere oppure sfruttando il servizio di raccolta comunale». Ovviamente devono essere evitati per quanto possibile gli imballaggi in plastica. Ma c'è anche altro: «Sostituire, da un giorno all'altro, tutti i detersivi che si usano normalmente in casa con prodotti naturali, potrebbe rivelarsi un po' arduo. Tuttavia, facendo un passo alla volta, si possono ottenere grandi miglioramenti», spiega ancora l'attivista pordenonese Federico. «Prima di eliminare oggetti o elettrodomestici rotti, scopri se è possibile ripararli», ammonisce il giovane. Per alcuni Federico potrebbe sembrare un rompiscatole, ma seguendo alla lettera i suoi consigli si riesce - con grande fatica - a dare una mano al pianeta.
M.A.
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