E-bike sharing Il progetto piace alla giunta

Martedì 14 Settembre 2021
E-bike sharing Il progetto piace alla giunta
SACILE
Sacile smart e green con l'e-bike sharing comunale, per rendere la città ancor più a misura di residenti e visitatori. Lo sottolinea l'assessore al Turismo e commercio, Roberta Lot, evidenziando che, «in un momento storico che vede sempre più prioritarie la tutela dell'ambiente e la ricerca di soluzioni a impatto zero, ma anche la valorizzazione dei centri storici e del territorio in termini umani, sociali ed economici, Sacile non poteva che essere in prima linea, offrendo ai suoi cittadini e ai visitatori un'alternativa sana e funzionale per muoversi, vivendo la città e i dintorni: l'e-bike sharing comunale».
TUTTI I VANTAGGI
Lot aggiunge poi che, complici l'aumento del costo della benzina, il traffico e le difficoltà di parcheggio, sono sempre di più le persone che stanno riscoprendo la bicicletta come mezzo di trasporto: le e-bike sono biciclette elettriche a pedalata assistita che, oltre a non inquinare, sono silenziose, hanno bassi costi di gestione e consentono al ciclista di spostarsi velocemente e senza faticare troppo o comunque scegliendo il livello di sforzo da esercitare. Questo consente di utilizzarle anche a chi non è particolarmente allenato e alle persone anziane, mantenendo tutti i benefici per la salute del corpo e della mente che l'attività fisica regala. «Ma, soprattutto, - sottolinea l'assessora - sono perfette per percorrere anche distanze significative, sia in ambito comunale che extra-urbano. Tra edifici di culto, palazzi storici e scorci naturali, la nostra città ha la dimensione ideale per un giro turistico o per fare le proprie commissioni in bicicletta; ora, grazie alle e-bike, residenti e visitatori potranno percorrere anche i diversi itinerari che da Sacile si snodano lungo le rive del Livenza, interagendo con le varie realtà locali e valorizzando le tante eccellenze che rendono unico il nostro territorio. Usufruire del servizio di e-bike sharing sarà molto facile: le ciclostazioni di ricarica, complete di bici elettriche, saranno ubicate in tre punti strategici del territorio comunale e precisamente in Campo Marzio, nel parcheggio del Palamicheletto e nel parcheggio della stazione ferroviaria. Attraverso un'app dedicata che funziona più o meno come quelle dei servizi di car sharing - l'utente prenota il noleggio, lo avvia, preleva la bicicletta e, allo stesso modo, lo interrompe una volta arrivato a destinazione. Se si deve trattenere per motivi di lavoro o di svago, lascia la bicicletta in un ciclo posteggio e può riprenderla successivamente, quando deciderà un nuovo spostamento o dovrà tornare alla base da cui è partito.
FINANZIATO DALLO STATO
Approvato all'unanimità dall'intera Giunta comunale, il progetto è finanziato da un contributo previsto da Decreto ministeriale del gennaio 2020 e vede coprotagonisti, insieme all'assessorato retto da Roberta Lot, l'assessore alle Opere pubbliche, Roberto Ceraolo, e l'assessore alla Pianificazione urbanistica, Anna Elsa Zanfrà. A gestire fisicamente il servizio sarà, invece, Livenza Servizi Mobilità srl. «Personalmente - commenta Lot - sono entusiasta di questo mezzo alternativo per girare la città e i dintorni: ho avuto modo di provare le e-bike e il bike-sharing in vacanza e ho apprezzato molto sia la semplicità di utilizzo sia la possibilità di decidere autonomamente il percorso e il tempo da dedicare alla scoperta dei luoghi. Tecnologico, ecologico e con un grande potenziale nell'ambito del turismo esperienziale l'e-bike sharing si adatta molto bene al nostro territorio. Siamo soddisfatti di procedere con una proposta concreta che permetterà a Sacile di mettere a disposizione di chi lo vorrà un'opportunità di mobilità sostenibile con molti vantaggi: miglioramento della qualità dell'aria e della qualità di vita, snellimento del traffico cittadino, ottimizzazione delle percorrenze. Credo che le zone individuate per le ciclo-postazioni siano funzionali sia per valorizzare il centro storico, i suoi locali e le sue attività, sia per sviluppare, in collaborazione con i Comuni vicini, un approccio alla scoperta diverso, che andrà a beneficio di tutto il territorio altiliventino, preservandone le bellezze naturali».
Michelangelo Scarabellotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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