De Nicolo: «Un giro illecito che ci ha sconvolto»

Giovedì 17 Giugno 2021
«Hanno trasferito 150 milioni dall'Italia alla Cina bypassando l'antiriclaggio - spiega il colonnello Stefano Commenticci - È una cosa che ha sorpreso anche noi, difficile da comprendere: un patto tra due distinte organizzazioni, quella italiana che aveva i soldi all'estero e doveva farli rientrare senza incappare in controlli fiscali e i cinesi che avevano contante da portare in Cina». Insomma, il nero degli imprenditori del Nordest scambiato con il nero dei cinesi. «Un traffico dalle caratteristiche inedite - conferma il procuratore antimafia Antonio De Nicolo - Pensavamo di avere delle frodi fiscali, ma con il proseguire delle indagini abbiamo trovato un doppio giro di nero che ci ha sconvolto». Con l'operazione Via della Seta è stato scoperto un meccanismo che potrebbe spiegare il grande giro di denaro occulto verso la Cina. «Si è assistito alla fusione di due organizzazioni che prima non avevano un contatto di nessun tipo, per questo è stato molto complicato scoprire il meccanismo, elevatissima la professionalità della Guardia di Finanza». Il procuratore De Nicolo ha ricordato che i reati di frode fiscale sono reati sottovalutati dalla popolazione. «Dobbiamo accendere un faro - ha esortato -, e cominciare a pensare che sono reati gravi, perchè tradiscono la fiducia che il popolo italiano ripone sulla correttezza fiscale e che i lavoratori dipendenti sono gli unici a poter garantire».
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