Dall'influenza alla leucemia rara Ecco tutte le tappe del calvario

Mercoledì 13 Giugno 2018
IL CALVARIO
PORDENONE È affetta da una rarissima forma di leucemia che colpisce uno o due bambini su un milione. La piccola, all'improvviso, aveva cominciato a non magiare più e la febbre era sempre molto alta. «Ci avevano detto che era un'influenza racconta il padre e, nonostante le richieste pressanti di mia moglie di andare a fondo della questione con tutta una serie di analisi, nessuno ci aveva voluto dare ascolto». Le condizioni della piccola intanto peggiorano. Soltanto a quel punto i medici decidono di sottoporla agli accertamenti del caso e il responso è agghiacciante: le viene diagnosticata la leucemia mielomonocitica infantile: in Italia ci sono pochissimi casi.
IL RICOVERO
Viene ricoverata urgentemente in un ospedale del Friuli Venezia Giulia ma i genitori vedono che le cure, piuttosto pesanti ed invasive, non sortiscono effetti. Da qui la scelta coraggiosa di trasferirla in una struttura del Centro Italia dove la piccola arriva in condizioni gravissime. I medici sono subito chiari con loro: la loro figlioletta ha il 60 per cento di possibilità di sopravvivere. Il tumore intanto avanza e, dopo un primo ciclo di chemioterapia che sembra dare risultati lusinghieri, si verifica un nuovo crollo. I genitori, avvolti da uno sconforto totale, decidono di tentare il tutto per tutto e di pubblicare un post su Facebook che, nel giro di appena due giorni, totalizza quasi 14mila condivisioni e più di 1500 'like''. Nel messaggio, in particolare, il papà aveva lanciato un appello: «Sto cercando urgentemente un donatore di midollo osseo: se conoscete qualche persona disposta ad un'eventuale donazione (deve avere al massimo 35 anni) contattate l'Admo o il più vicino punto Avis. Grazie a tutti quelli che si muoveranno per cercare di far sorridere ancora mia figlia».
IL MESSAGGIO
Il messaggio si diffonde a macchia di leopardo, lo riprendono e lo rilanciano anche importanti uomini e donne dello spettacolo. Nel giro di poche ore arrivano sul telefonino del padre centinaia tra messaggi e chiamate. L'ospedale di Pordenone per due giorni è subissato di chiamate. A metà gennaio ecco la notizia tanto attesa, quando ormai le speranze si erano ridotte al lumicino. Poi il mese successivo il messaggio postato su Facebook, sulla pagina Salviamo Elisa gestita da tre volontarie: 'Il momento tanto atteso è arrivato. Elisa è stata sottoposta al trapianto di midollo osseo, il suo angelo sconosciuto (compatibile al 90 per cento, ndr) le ha donato il midollo. Quella sacca, per la nostra piccola, prelevata tramite aferesi, dal sangue periferico, che sembrava solo un sogno sino a poco tempo fa, è arrivata''. Un tripudio di gioia, affetto e messaggi di speranza tra le migliaia di persone che stanno seguendo, ormai da mesi, l'evolversi di una vicenda che ha commesso l'Italia (e non solo quella) intera. Da quale giorno la piccola è uscita dalla camera sterile, anche se non è ancora fuori dal pericolo.
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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