Continua la polemica sulla raccolta differenziata

Martedì 7 Gennaio 2020
CORDENONS
«È comprensibile che a chi governa non facciano piacere le critiche, ma l'assessore Lucia Buna dovrebbe avere l'umiltà e l'onestà intellettuale di non negare i fatti ben documentati da decine di foto e commenti pubblicati sui social dai cittadini. Peraltro non le dovrebbe essere sfuggito che, mentre il centrosinistra ha mosso delle critiche, un consigliere di maggioranza ha chiesto le sue dimissioni». Prosegue la battaglia a distanza tra Gianni Ghiani, capogruppo del Pd, e l'assessore Buna sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti. «Non nego che mi sia capitato una volta di aver confuso il giorno di esposizione del verde - ammette il consigliere dem - e di questo mi sono già scusato a suo tempo. Una cosa però è la disattenzione da singolo cittadino per un errore banale, altra è l'incapacità a gestire una operazione che coinvolge 8mila famiglie con costi ingenti. La cittadinanza si aspettava che l'assessore impiegasse meglio il proprio tempo a spiegare le modalità, le tempistiche e soprattutto la convenienza del cambio della raccolta differenziata ascoltando i suggerimenti e le osservazioni. Nulla di tutto ciò è avvenuto». In soccorso alla collega interviene Giuseppe Netto: «Qualunque fosse stata la metodologia di informazione adottata, ritengo che le criticità si sarebbero comunque palesate e, di fatto, il sistema andava comunque avviato, procedendo agli aggiustamenti più opportuni. Questo è quello che semplicemente è avvenuto». Secondo Netto «l'amplificazione data dai social e dalla comunicazione aggressiva da parte di alcuni hanno portato alcuni consiglieri e sfruttare la situazione per gettare fango sull'amministrazione e in particolare sull'assessore Buna». Fratelli d'Italia ha espresso vicinanza all'assessore leghista: «È stata colpita da immeritati e vergognosi attacchi personali che vengono, in maniera particolarmente cattiva e fuori luogo, da un consigliere trascinato su una sedia del Consiglio solo dalla corrente ascensionale del partito del quale faceva parte. Poiché Nicola Longo si ritiene in grado di operare in modo migliore - evidenzia Netto - lo invito a riflettere su quante persone a Cordenons lo reputino capace di amministrare la cosa pubblica: i suoi voti alle ultime elezioni si fermavano a poco più delle dita di due mani. Cerchi di non sopravvalutarsi, perché i cittadini hanno già espresso a tempo e luogo un chiaro giudizio su di lui».
Al.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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