Cocaina, arrestati i pusher dei giovani

Giovedì 17 Ottobre 2019
MISURE CAUTELARI
PORDENONE Giovani, spesso ancora studenti, ma in grado di disporre di sufficienti risorse economiche per acquistare cocaina a 80/100 euro il grammo. È questo l'identikit dei clienti di due pusher che a Maniago, nel giro di poco tempo, sono diventati i punti di riferimento di chi sniffa cocaina. Ieri mattina la sveglia gliel'hanno data i carabinieri del Nucleo Investigativo di Pordenone, che hanno eseguito l'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari Rodolfo Piccin su richiesta del sostituto procuratore Maria Grazia Zaina. Il provvedimento riguarda Stefano Sartori, 32 anni, residente a Cavasso Nuovo e Ali Tivari, 31enne di origini albanesi che abita a Vajont. Altre tre persone, ieri mattina sottoposte a perquisizione, sono iscritte sul registro degli indagati, ma non sono sottoposte a misura cautelare.
L'INDAGINE
Ai due si contesta una lunga serie di cessioni di stupefacente che gli investigatori dell'Arma hanno fotografato nel corso dei monitoraggi. Tutto nasce da un'attività antidroga avviata dai carabinieri della Compagnia di Spilimbergo nel febbraio 2018, culminata con due misure cautelari nei confronti dei titolari di un'autoscuola di Maniago, dalla quale trae origine la denominazione dell'operazione: Fahrschule, autoscuola in tedesco. In quell'occasione gli uomini dell'Arma si sono resi conto che il consumo di cocaina nel Maniaghese aveva raggiunto livelli allarmanti. Il pm Zaina ha disposto approfondimenti investigativi sui vari episodi di spaccio e su alcuni personaggi che erano diventati dei riferimenti, con l'obiettivo di individuare il canale di rifornimento della droga. Il Nucleo Investigativo si è concentrato su Sartori e Tivari. Sono state ricostruite cessioni, individuati contatti e alzato il velo su un'attività di spaccio che ricoperto un arco temporale ampio: dal 2015 al giugno 2018.
LE PERQUISIZIONI
Ieri mattina, con l'ausilio dei colleghi di Maniago, Meduno e Montereale Valcellina, sono state applicate le misure cautelari e perquisite le abitazioni di altri tre indagati. Le auto dell'Arma e, soprattutto, l'unità cinofila dei carabinieri di Torreglia, non sono passate inosservate a Maniago, Castelnovo, Travesio e Fiume Veneto. I controlli hanno permesso di sequestrare 1 grammo di cocaina, 35 grammi di marijuana, 1.700 euro in contanti che potrebbero essere il provento dello spaccio, alcuni bilancini di precisione, materiale utilizzato per la confezione delle dosi di marijuana e cocaina, ma anche diversi pizzini con appunti sul denaro movimentato grazie allo spaccio e che dovranno essere analizzati attentamente dagli investigatori.
GLI INTERROGATORI
Sartori e Tivari ieri sono stati accompagnati nella casa circondariale di Pordenone, in attesa che il gip Piccin fissi l'udienza per l'interrogatorio di garanzia. Il sospetto degli inquirenti è che Sartori - già sottoposto a perquisizione nel maggio del 2018, dopo il blitz nell'autoscuola - a Maniago avesse in mano lo spaccio della cocaina.
Cristina Antonutti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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