CASETTE DELL'ACQUA
PORDENONE Casette dell'acqua di nuovo operative, dopo un lungo

Mercoledì 12 Agosto 2020
CASETTE DELL'ACQUA
PORDENONE Casette dell'acqua di nuovo operative, dopo un lungo stop dovuto prima alle norme anticontagio per il Covid-19 e poi al cambio di gestione. L'annuncio è stato ufficializzato lunedì dall'assessore all'Ambiente Stefania Boltin, dopo che la Giunta aveva affidato l'incarico a Hydrogea e deciso la risoluzione consensuale con il gestore precedente Proacqua. Le casette dell'acqua presenti in città sono quattro: in largo Cervignano, in via Aprilia a Rorai Grande, in via Galilei a Torre e in via Pirandello a Villanova. La sospensione dell'erogazione risale a marzo, in corrispondenza con l'inizio del lockdown.
I RITARDI
Ma quando, intorno ai primi di maggio, gli altri Comuni e i relativi gestori avevano progressivamente riattivato i dispositivi, a Pordenone la situazione era rimasta ferma, nonostante le richieste dei cittadini e i solleciti del consigliere comunale del Pd Nicola Conficoni. L'emergenza sanitaria si è intrecciata infatti con la questione delle tariffe. Il confronto con il precedente gestore andava avanti ormai da un paio d'anni, e la questione principale era legata appunto ai costi. La società, infatti, nel 2018 e nel 2019 aveva chiesto ripetutamente di poter aumentare la tariffa, portandola da 0,04 a 0,06 euro, ma la richiesta era stata respinta perché, sulla base del contratto, le tariffe avrebbero potuto essere rinegoziate solamente dopo tre anni e nella misura massima consentita dall'indice Istat, che avrebbe portato la somma poco sopra i quattro centesimi. È seguita, da parte del Comune, la contestazione di alcuni inadempimenti, respinta dalla società, che in seguito ai danni economici subiti in conseguenza del lockdown ha però chiesto nuovamente un adeguamento delle tariffe, subordinando a questo la ripresa del servizio e, al rifiuto, rimuovendo una delle casette. Alla fine, Comune e società hanno trovato un accordo per la risoluzione consensuale del contratto, che ha consentito di ripristinare il servizio in tempi brevi.
NNUOVA GESTIONE
Di qui la decisione di rivolgersi a Hydrogea, anche in considerazione del fatto che in regione il servizio viene per lo più svolto dalle società che erogano il servizio di ciclo integrato. L'accordo stipulato con la partecipata, della durata di sei anni rinnovabili, prevede che Hydrogea si faccia carico della gestione delle quattro casette dell'acqua applicando, almeno per il primo anno, la tariffa attuale di 0,04 euro al litro e che, sulla scorta dei risultati, si possa valutare in seguito l'installazione di ulteriori distributori. Le critiche. Ma Conficoni ha parlato, nei giorni scorsi, di ennesimo impegno disatteso della Giunta: Ancora una volta la Giunta comunale conferma che la riduzione dei rifiuti e la tutela dell'ambiente non sono una priorità. Dopo lo stop al Centro del riuso, infatti, anche sulla distribuzione dell'acqua del sindaco si deludono le aspettative. Sin dall'inizio del mandato, l'assessore Boltin ha più volte affermato di voler aumentare gli erogatori installati nel 2015 per limitare il consumo degli imballaggi in plastica usa e getta. Accogliendo una richiesta del movimento Fridays for future, inoltre, solo nove mesi fa si è formalmente impegnata a promuovere le casette dell'acqua potabile gratuita in ogni quartiere. L'accordo siglato tra Comune e Hydrogea per la gestione del servizio, che secondo il primo cittadino sarebbe dovuto riprendere a inizio giugno dopo la chiusura legata all'emergenza Covid-19, però, prevede che il vigente prezzo di 0,04 euro al litro sia garantito solo per un anno, trascorso il quale la società partecipata rivaluterà non solo la tariffa, ma anche l'eventuale incremento dei distributori.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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