Case famiglia fatte su misura per gli anziani

Venerdì 20 Agosto 2021
Case famiglia fatte su misura per gli anziani
AVIANO
Una nuova visione della senilità che guarda al presente, per rilanciare la persona anziana come parte attiva e valore aggiunto alla vita di comunità, grazie a una serie di case famiglia in cui gli anziani non sono semplici ospiti ma veri protagonisti: presentato ad Aviano, nella nuova struttura Casa Alberina, il progetto Silver della cooperativa Foenis di Cordenons, associata a Confcooperative Pordenone. Un'idea sostenuta dal credito cooperativo attraverso Friulovest Banca, altra aderente a Confcooperative. Da alcuni anni Foenis lavora al recupero di abitazioni private e altre strutture per trasformarle in case per anziani. Una rigenerazione urbana che ridà vita agli spazi abitativi puntando al contempo sul benessere degli anziani. Attualmente Foenis gestisce quattro strutture: Casa Clelia a Pordenone, Casa Lucia a Roveredo in Piano, Casa Serena a Belluno e da quest'anno anche Casa Alberina.
«Queste Case famiglia - ha spiegato il presidente di Foenis Piero Turchet - sono un servizio residenziale destinato alla convivenza di un numero limitato di persone anziane autosufficienti che presentano problematiche omogenee o compatibili e che non possono o non intendono vivere autonomamente o presso i propri familiari. Le nostre strutture sono situate in residenze private in cui, in seguito a lavori di ristrutturazione e di adeguamento, si è cercato di rendere l'ambiente più confortevole e più rispondente alle necessità degli ospiti, eliminando o riducendo al minimo le barriere architettoniche. Siamo partiti da una riflessione che vede per l'anziano, anche in questa delicata fase di cambiamento relazionale, un ruolo sempre attivo per uno scambio intergenerazionale e interculturale».
«L'invecchiamento deve necessariamente essere percepito come un processo di inclusione - ha proseguito Turchet -: con questo progetto, Cooperativa Foenis intende diventare un punto di riferimento sul territorio per ricominciare a vivere in una nuova normalità, nel rispetto delle normative per contrastare la diffusione del Covid-19 pur garantendo una vita ricca di scambi e diversificata».
Il programma all'interno delle case prevede letture ad alta voce, arteterapia, clownterapia, attività con i Bersaglieri di Azzano Decimo, attività fisica adattata alla senilità, attività con gli animali, musicoterapia, ballo e coreografia, yoga, meditazione, ricamo, spettacoli con il duo comico I Papu, ortoterapia con l'azienda agricola Tina di Rauscedo, incontri con la Parrocchia di San Bartolomeo a Roveredo. «L'obiettivo principe - ha concluso Turchet - rimane sicuramente il miglioramento della qualità della vita degli anziani nel massimo rispetto delle caratteristiche individuali, mantenendo e stimolando nuovi o preesistenti interessi».
E.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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