CANE AVVELENATO
PORDENONE Potrebbe essere stato avvelenato il cane che, dopo essere sparito da una casa in via Fermi il giorno di Ferragosto, è stato trovato senza vita ad un chilometro di distanza. Il meticcio, dal momento che non sono stati rinvenuti buchi nella recinzione e che il cancello di ingresso è sempre rimasto chiuso, potrebbe essere stato fatto uscire da qualcuno per essere poi avvelenato con del cibo. Della vicenda se ne sta occupando l'Enpa, l'Ente nazionale per la protezione degli animali sezione di Pordenone, che si era reso disponibile ad accollarsi tutte le spese del caso pur di far emergere la verità. «Dal momento che c'è il sospetto fondato che il cane possa essere stato avvelenato - spiega la presidente Aurora Bozzer - , ci siamo fatti avanti con i proprietari perché gli esami tossicologici potessero essere effettuati direttamente dal laboratorio San Marco di Padova. Questa possibilità, purtroppo, ci è stata negata. Anzi, a quanto pare il meticcio è stato già sepolto». Bozzer è rammaricata: «In via Fermi racconta non è la prima volta che si verificano casi di questo tipo, sia con cani che con gatti. E' possibile che dietro a questa malvagità ci sia una persona, che va assolutamente fermata. Ma sono necessarie denunce e prove fondante perché chi di competenza possa avviare accertamenti ed indagini approfondite. Finché si volta la testa dall'altra parte allarga le braccia continuerà, purtroppo, questa moria atroce di animali».
A.C.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PORDENONE Potrebbe essere stato avvelenato il cane che, dopo essere sparito da una casa in via Fermi il giorno di Ferragosto, è stato trovato senza vita ad un chilometro di distanza. Il meticcio, dal momento che non sono stati rinvenuti buchi nella recinzione e che il cancello di ingresso è sempre rimasto chiuso, potrebbe essere stato fatto uscire da qualcuno per essere poi avvelenato con del cibo. Della vicenda se ne sta occupando l'Enpa, l'Ente nazionale per la protezione degli animali sezione di Pordenone, che si era reso disponibile ad accollarsi tutte le spese del caso pur di far emergere la verità. «Dal momento che c'è il sospetto fondato che il cane possa essere stato avvelenato - spiega la presidente Aurora Bozzer - , ci siamo fatti avanti con i proprietari perché gli esami tossicologici potessero essere effettuati direttamente dal laboratorio San Marco di Padova. Questa possibilità, purtroppo, ci è stata negata. Anzi, a quanto pare il meticcio è stato già sepolto». Bozzer è rammaricata: «In via Fermi racconta non è la prima volta che si verificano casi di questo tipo, sia con cani che con gatti. E' possibile che dietro a questa malvagità ci sia una persona, che va assolutamente fermata. Ma sono necessarie denunce e prove fondante perché chi di competenza possa avviare accertamenti ed indagini approfondite. Finché si volta la testa dall'altra parte allarga le braccia continuerà, purtroppo, questa moria atroce di animali».
A.C.
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