Bond sociali per anziani e giovani

Sabato 14 Luglio 2018
Bond sociali per anziani e giovani
L'ESPERIMENTO
PORDENONE Comune di Pordenone e Polo tecnologico pronti a sperimentare i bond sociali, strumenti di finanza sociale pensati per sostenere in particolare due fasce fragili della popolazione: gli anziani (sui quali si concentrerà il progetto pordenonese) e i giovani esposti alla disoccupazione.
LO STRUMENTO
La denominazione esatta è Sib (Social impact bond) e il meccanismo prevede sostanzialmente che investitori privati e amministrazioni pubbliche sottoscrivano un contratto per realizzare progettualità in campo sociale. Se l'obiettivo viene raggiunto, gli investitori verrano risarciti con gli interessi. Il successo del progetto sarà calcolato (e monetizzato) in base a criteri precisi: per ogni tipologia di destinatario dei progetti viene stimato una sorta di peso sociale che l'intervento deve prefiggersi di alleggerire e di eliminare. «Il Comune di Pordenone - spiega l'assessore alle Politiche europee Guglielmina Cucci - ha partecipato assieme al Polo tecnologico a un incontro organizzato a Milano dalla Fondazione Cariplo, nel quale sono state presentate ai potenziali investitori queste nuove tipologie di progettualità che prevedono una partnership fra pubblico e privato».
I SERVIZI
Attraverso i Sib, gli operatori del settore sociale potranno finanziare servizi di prevenzione e di interesse generale e il soggetto privato rientrare dell'investimento e trarne vantaggio solamente nel momento in cui vengano raggiunti risultati quantificabili. L'evento di Milano si inserisce nel quadro del progetto europeo AlpSib-Sviluppo delle capacità delle organizzazioni pubbliche e private nelle obbligazioni di impatto sociale, finanziato dal programma di cooperazione europea Interreg Spazio alpino 2014-2020, del quale il Comune di Pordenone è capofila assieme a enti pubblci e privati italiani, francesi, sloveni, tedeschi e austriaci, finanziati dal Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale).
I PARTNER
Il ruolo del Polo tecnologico è quello di partner progettuale e responsabile della realizzazione di una piattaforma a libero accesso con l'obiettivo di diventare punto di riferimento per tutti coloro che vogliano cercare informazioni sul tema. «Tecnologia - spiega infatti il direttore generale Franco Scolari - non significa necessariamente mettere insieme degli ingranaggi: non è un'uscita dal seminato occuparci di iniziative che impattano sul sociale». «L'amministrazione comunale - continua Cucci - sta sviluppando importanti progettualità nell'ambito del progetto di riqualificazione urbana promosso dalla presidenza del Consiglio dei ministri, e l'obiettivo sarebbe legare le progettualità in campo sociale a integrazione degli interventi in essere, per rendere più pregnante la riqualificazione delle periferie degradate. Per quanto riguarda i Sib, stiamo lavorando su un progetto che riguarda gli anziani, e dunque a sostegno del sistema del welfare, ma siamo ancora a un livello di elaborazione».
FINANZA LOCALE
Da parte dell'amministrazione comunale c'è un'attenzione particolare nei confronti della finanza locale e sono già stati avviati dei rapporti con la Fondazione Al momento in Italia sono due i Sib in corso di attivazione, entrambi in Piemonte: il primo volto all'inserimento lavorativo di carcerati per eliminare la recidiva, finanziato dalla Cassa delle ammende del Ministero della Giustizia; il secondo ancora in fase di studio di fattibilità e che dovrebbe essere finanziato da FinPiemonte per ridurre l'abbandono scolastico dei minori. Inoltre, la Fondazione Cariplo ha avviato lo studio di fattibilità per un Sib sui Neets, ossia i giovani che non studiano e non lavorano.
Lara Zani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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