Amianto, un bonus per le chiese

Mercoledì 8 Aprile 2020
Amianto, un bonus per le chiese
LE REGOLE
TRIESTE Via l'amianto dalle chiese. Ma non solo. Contributi regionali fino a un massimo di 15mila euro e per il 50% delle spese sostenute al fine di rimuovere il pericoloso asbesto: è quanto stabilisce un nuovo regolamento approvato dalla Giunta regionale su proposta dell'assessore all'Ambiente Fabio Scoccimarro (Fratelli d'Italia). Si tratta di un'applicazione della legge regionale 25 del 29 dicembre 2016 (legge regionale di stabilità per il 2017).
I BENEFICIARI
Beneficiari di tali erogazioni regionali sono le parrocchie e gli altri enti ecclesiastici civilmente riconosciuti dallo Stato, ma del pari possono conseguire il beneficio anche le associazioni senza scopo di lucro che non esercitano attività d'impresa; e le persone fisiche proprietarie o comproprietarie di edifici che sono stati sede di imprese successivamente cessate. In base al regolamento della Regione, sono finanziabili (sempre nella misura della metà della spesa) coperture con lastre mancanti o non fissate o con buchi, coperture con la presenza di fessurazioni, erosioni, crepe o muschi su almeno il 50% della superficie totale, nonché materiali contenenti amianto friabile, circostanza quest'ultima che rappresenta una minaccia ulteriore alla salute.
LE SPESE
Importanti gli aspetti connessi alle regole per disciplinare le spese ammissibili a contributo, che devono sempre essere sostenute dopo aver presentato la domanda a pena di inammissibilità. Ebbene sono ammesse le spese per rimuovere, trasportare e smaltire i materiali contenenti amianto. In tale novero di spese ammissibili figurano anche quelle per procedere ad analisi di laboratorio e quelle relative alla redazione del piano di lavoro previsto dalla legge (articolo 256 del decreto legislativo 8 del 9 aprile 2008). Sono ammissibili al contributo della Regione anche le spese riguardanti l'approntamento delle condizioni di lavoro in sicurezza nella misura massima del 30% dell'importo relativo alla sola rimozione del materiale contenente amianto.
ESCLUSI DAL CONTRIBUTO
Niente da fare, invece, ai fini del contributo pubblico per le spese relative alla sostituzione del materiale rimosso, come pure per gli interventi di incapsulamento o confinamento dei materiali con presenza di amianto. Il contributo può essere erogato a condizione, fra l'altro, che l'intervento di rimozione dell'amianto non sia oggetto di altre contribuzioni da parte della mano pubblica. Le domande possono essere presentate, con il modello e le modalità disponibili sul sito web della Regione Friuli Venezia Giulia, ogni anno dal primo gennaio fino al 15 ottobre. Vanno inoltrate, in regola con il bollo e mediante posta elettronica certificata, al Servizio competente in materia di rifiuti e siti inquinati della Direzione centrale Ambiente ed Energia della Regione.
Maurizio Bait
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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