Un milione per prevenire gli sfratti

Mercoledì 15 Dicembre 2021
Un milione per prevenire gli sfratti
LA DECISIONE
PADOVA Prevenire gli sfratti e cercare di ridurre le conflittualità tra inquini e proprietari di immobili. È questo l'obiettivo del protocollo d'intesa sottoscritto ieri mattina in Prefettura. Intanto il Comune mette a disposizione 1,1 milioni di euro per andare incontro a chi rischia di rimanere senza casa. Un fondo reso possibile grazie a delle risorse stanziane, oltre che da palazzo Moroni, dallo Stato, dalla Fondazione Cariparo e dalla Regione Veneto.
IL PROTOCOLLO
Il dispositivo, sottoscritto ieri a palazzo Santo Stefano alla presenza del prefetto Raffaele Grassi, è stato firmato oltre che dal Comune anche dall'Ordine degli avvocati, da Ater, Sunia, Unione Inquilini, Sicet Padova e Rovigo, Federproprietà, Uppi, Asspi e Confedilizia. Oltre ai rappresentanti dei sindacati e delle associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini del territorio provinciale, erano presenti il sindaco Sergio Giordani, l'assessore ai Servizi sociali Marta Nalin e il presidente di Ater, Tiberio Businaro.
Il protocollo, che ha visto la partecipazione anche della Regione e del Tribunale di Padova, è nato da un confronto promosso dall'amministrazione Giordani per rispondere concretamente all'emergenza abitativa dovuta allo sblocco degli sfratti. Sono vari gli obiettivi del documento. In primis la prevenzione dello sfratto e del pignoramento della prima casa attraverso un'azione di prevenzione sulle morosità. Si vuole poi evitare l'esecuzione dello sfratto a fronte di una procedura già avviata. Nel caso di sfratto già partito, quando non è possibile evitare l'esecuzione, si tenterà invece di concordare le modalità e tempi dell'abbandono dell'alloggio per permettere di trovare una soluzione abitativa alternativa. Si vogliono, infine, favorire nuove locazioni attraverso contributi erogati per sostenere il pagamento dei canoni e delle spese nei primi mesi di avvio del contratto.
LE POSIZIONI
«Ho creduto fortemente nella necessità di riunire a un tavolo i sindacati e le associazioni rappresentative dei proprietari e degli inquilini, assieme e all'Ordine degli avvocati e all'Ater, per prevenire tensioni sociali dovute alla ripresa degli sfratti ha spiegato Grassi Il lavoro svolto in Prefettura ha consentito una mediazione tra le diverse posizioni in gioco e di fissare dei punti di equilibrio che tutelino, nel rispetto delle norme, le parti più fragili del rapporto di locazione. In questo modo è stato elaborato un protocollo d'intesa molto ambizioso, che rappresenta il punto di partenza per un'efficace tutela dei cittadini più fragili».
«Come non mi stanco mai di ripetere, dialogo e collaborazione permettono di affrontare anche le problematiche più delicate e l'emergenza abitativa, che non è certo un' esclusiva della nostra città, è una di queste ha aggiunto Giordani Grazie a questo protocollo abbiamo definito i percorsi, condivisi da tutte le parti coinvolte, per risolvere, e ancor meglio prevenire, le emergenze abitative dovute a morosità involontaria. Più che un punto di arrivo, io lo considero un punto di partenza per evitare il possibile insorgere di tensioni sociali».
«Il blocco degli sfratti ha consentito di far respirare molte persone, ma è stato da subito evidente come, nel momento dello sblocco, si sarebbe aperta una crisi capace di generare molti problemi. Alle persone in difficoltà economica e sociale che rischiano lo sfratto si deve aggiungere il mancato sostegno ai piccoli proprietari che si sono trovati in difficoltà ha concluso Nalin Tutto questo ci ha da subito spinti a ragionare su quali potevano essere le misure da mettere in campo e siamo partiti con la convocazione di un tavolo di confronto con tutti i soggetti coinvolti, su sollecitazione delle associazioni e dei sindacati che ringrazio, e siamo molto contenti che la Prefettura abbia immediatamente colto quest'esigenza e si sia messa a disposizione come soggetto neutrale per seguire e coordinare i lavori del tavolo fino alla stesura del protocollo».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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