TORREGLIA
L'incubo per marito e moglie è finito. La vicina di casa che dal

Mercoledì 24 Ottobre 2018
TORREGLIA
L'incubo per marito e moglie è finito. La vicina di casa che dal 2010 li ha perseguitati ieri, in rito abbreviato davanti al Gup Mariella Fino, è stata condannata a 8 mesi e al risarcimento danni di 4 mila euro con la sospensione della pena. La donna, G.R., era stata iscritta nel registro degli indagati dal sostituto procuratore Giorgio Falcone, titolare delle indagini, per il reato di stalking condominiale. La coppia negli anni è stata fatta bersaglio di offese e minacce, ma il 9 gennaio del 2012 i coniugi sono stati anche picchiati.
I FATTI
I primi episodi si sono registrati già nel 2010 e da allora è stato un crescendo di azioni violente. La più eclatante appunto nel gennaio di sei anni fa, quando la donna ha aggredito con calci e pugni marito e moglie. I due sono stati costretti a ricevere le cure dei medici del pronto soccorso, e sono stati giudicati guaribili in quattro e sette giorni. La donna, nella maggiore parte dei casi, ha insultato e minacciato i vicini di casa. Offese non solo verbali, ma anche scritte sui muri della palazzina. Spesso per arrecare disturbo alla coppia, posteggiava la sua auto in modo tale da non consentire il transito alla macchina dei coniugi. Oppure con l'utilizzo di una catena e una sbarra di ferro, chiudeva il cancello dello stabile solo per infastidire marito e moglie. Furiosa dalla rabbia ha anche danneggiato il portone d'ingresso e la cassetta postale dei vicini di casa. Ma il suo odio con il passare del tempo non si è mai placato, anzi è degenerato. Musica a tutto volume nel cuore della notte, spazzatura rovesciata accanto alla porta dell'appartamento dei coniugi, fino ad arrivare agli sputi.
LA FUGA
La coppia, disperata, è stata colpita da un grave stato di ansia e di paura, tanto che marito e moglie sono stati costretti a cambiare le proprie abitudini di vita evitando di ospitare nella loro abitazione parenti e amici. Il terrore di incontrare la vicina di casa era troppo alto. La donna infatti, mentre i coniugi avevano ospiti, ha aperto il rubinetto dell'acqua per allagare il giardino condominiale e ha distrutto il campanello. Ma soprattutto una sera con l'auto ha imboccato a tutta velocità il giardino dello stabile, per poi fermarsi a pochi centimetri da una delle due vittime. Marito e moglie esasperati, con l'unico obiettivo di rifarsi una vita, sono stati costretti a mettere in vendita il loro appartamento e hanno cambiato casa. Ora quella donna non la vedono e non la incontrano più, e adesso che è stata anche condannata l'incubo sembra essere finito.
Marco Aldighieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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