Rissa a bottigliate: è il luogo del delitto

Un'altra rissa a bottigliate con feriti nello stesso edificio, tra via Vigonovese 46 e via dell'Artigianato, dove lunedì notte è stato ucciso il profugo nigeriano Terry Agaga di 34 anni. L'assassino, il liberiano David Benjamin, ha colpito Terry tra il collo e la nuca con un coccio di bottiglia davanti all'entrata del club "Le Parisienne" ancora sotto sequestro. Ieri notte, dopo le cinque, la guerriglia tra quattro nordafricani è scoppiata accanto al circolo "Il Sultano". I protagonisti della violenza, tutti ubriachi di birra, hanno iniziato ad affrontarsi con calci, pugni e bottigliate. Uno dei quattro è rimasto a terra ferito al volto in un mare di sangue. Qualcuno ha allertato il 113 e in via Vigonovese è intervenuta una pattuglia della polizia sezione "Volanti". Gli altri tre maghrebini e anche alcuni clienti della discoteca "Il Sultano" sono scappati. Sul posto sono poi arrivate altre tre pattuglie della polizia. Gli agenti dopo pochi minuti sono riusciti a fermare i tre fuggiti e coinvolti nella rissa. Uno stava ancora correndo quando è stato raggiunto da un poliziotto. Ha tentato di colpire l'agente con un calcio, ma è stato bloccato. Un secondo si era nascosto dietro a un cespuglio in una stradina. E un terzo in un'auto posteggiata, dopo avere sfondato un finestrino e avere forzato la portiera per entrare. Non solo, perchè ha staccato anche i tergicristalli usandoli come "armi" contro il nordafricano insanguinato a terra. Il ferito è stato trasportato con un'ambulanza del Suem 118 al pronto soccorso dell'ospedale civile e ora è ricoverato nel reparto di chirurgia Maxillofacciale. Gli altri tre sono stati accompagnati in Questura, hanno tutti tra i 19 e 23 anni, e sono stati denunciati per rissa, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento. La discoteca "Il Sultano", come il club "Le Parisenne", è ubicato in un enorme capannone di proprietà di quattro fratelli padovani. Il questore dopo il nuovo episodio ha ordinato la chiusura del locale per due settimane in quanto area di aggregazione di soggetti clandestini e dediti a delitti.