LE INIZIATIVE
PADOVA Le prime strategie le hanno messe a punto ieri, a botta calda, nella location-simbolo dell'itinerario trecentesco insignito del sigillo Unesco: la Cappella degli Scrovegni. Sergio Giordani e l'assessore Andrea Colasio, infatti, non hanno perso tempo e nel primo pomeriggio di ieri si sono dati appuntamento davanti agli affreschi di Giotto per iniziare a predisporre le tantissime iniziative finalizzate a valorizzare gli 8 siti Patrimonio dell'Umanità. E molte sono già avviate, come per esempio l'app dedicata all'Urbs, predisposta con l'Università, che presto si potrà scaricare sul cellulare, e il sito di destinazione turistica, che risulterà attivo tra un mese. Nel frattempo in centro sono stati installati 77 pannelli mirabilia, che riproducono i dipinti del 300, e 140 manifesti direzionali, bianchi e rossi, che sono i colori della signoria Carrarese.
Ma i nodi da sciogliere riguarderanno la gestione dei siti, e soprattutto gli orari di apertura di quelli che non sono di proprietà comunale, questioni che verranno affrontate a breve con i diretti interessati tra cui l'Accademia Galileaina per la Reggia Carrarese, la Diocesi per il Battistero del Duomo e la Basilica del Santo per l'Oratorio di San Giorgio.
LE RIFLESSIONI
«Abbiamo già avviato - ha osservato Giordani - una campagna di marketing in Italia e nel mondo per fare conoscere lo straordinario itinerario insignito del sigillo Unesco. Adesso lavoreremo tutti insieme per rendere anche maggiormente fruibili i luoghi dell'Urbs Picta e tutto il sistema, che siamo pronti a valorizzare e a tutelare al massimo. Mentre rientravo da Roma pensavo che da oggi tutti abbiamo un nuovo motivo per amare di più Padova. Dobbiamo custodire i suoi gioielli ed essere orgogliosi di averli qui: ora appartengono a tutto il mondo».
«Già i pannelli che sono stati posizionati in ogni angolo del cuore della città - ha aggiunto poi Colasio - danno l'idea della straordinaria importanza del risultato conseguito da Padova. In ogni luogo abbiamo pensato di proporre due dettagli di un sito e quindi alla fine, grazie appunto a questa suggestiva segnaletica culturale si può effettuare un giro virtuale lungo l'Urbs Picta seguendo i manifesti dedicati. Pure i convogli del tram e gli autobus saranno vestiti con le immagini trecentesche. Dobbiamo avere tutti una sorta di orgoglio cittadino per l'eccezionale traguardo conseguito».
L'assessore alla Cultura ha poi messo a fuoco le indicazioni a cui attenersi e che sono riportate nel verdetto di proclamazione. «Serve un grande impegno - ha aggiunto - per esempio per garantire al meglio l'apertura e la chiusura dei luoghi del sito seriale inserito nella World Heritage List e quindi nei prossimi giorni ne discuteremo assieme ai rappresentanti del Museo Diocesano, del Santo, del Bo e dell'Accademia Galileiana: dovrà essere un lavoro collettivo ed è previsto un biglietto unico per le 8 stazioni-Unesco. Poi vorremmo coinvolgere altre istituzioni per far sì che i capolavori si possano vedere in un orario ampio, come riportato nelle prescrizioni dell'Unesco». «Infine - ha concluso Colasio - a gennaio, Covid permettendo, la Cappella degli Scrovegni sarà aperta nuovamente la sera, per le visite dopo cena che sono di grandissima suggestione».
Ni.Co.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA Le prime strategie le hanno messe a punto ieri, a botta calda, nella location-simbolo dell'itinerario trecentesco insignito del sigillo Unesco: la Cappella degli Scrovegni. Sergio Giordani e l'assessore Andrea Colasio, infatti, non hanno perso tempo e nel primo pomeriggio di ieri si sono dati appuntamento davanti agli affreschi di Giotto per iniziare a predisporre le tantissime iniziative finalizzate a valorizzare gli 8 siti Patrimonio dell'Umanità. E molte sono già avviate, come per esempio l'app dedicata all'Urbs, predisposta con l'Università, che presto si potrà scaricare sul cellulare, e il sito di destinazione turistica, che risulterà attivo tra un mese. Nel frattempo in centro sono stati installati 77 pannelli mirabilia, che riproducono i dipinti del 300, e 140 manifesti direzionali, bianchi e rossi, che sono i colori della signoria Carrarese.
Ma i nodi da sciogliere riguarderanno la gestione dei siti, e soprattutto gli orari di apertura di quelli che non sono di proprietà comunale, questioni che verranno affrontate a breve con i diretti interessati tra cui l'Accademia Galileaina per la Reggia Carrarese, la Diocesi per il Battistero del Duomo e la Basilica del Santo per l'Oratorio di San Giorgio.
LE RIFLESSIONI
«Abbiamo già avviato - ha osservato Giordani - una campagna di marketing in Italia e nel mondo per fare conoscere lo straordinario itinerario insignito del sigillo Unesco. Adesso lavoreremo tutti insieme per rendere anche maggiormente fruibili i luoghi dell'Urbs Picta e tutto il sistema, che siamo pronti a valorizzare e a tutelare al massimo. Mentre rientravo da Roma pensavo che da oggi tutti abbiamo un nuovo motivo per amare di più Padova. Dobbiamo custodire i suoi gioielli ed essere orgogliosi di averli qui: ora appartengono a tutto il mondo».
«Già i pannelli che sono stati posizionati in ogni angolo del cuore della città - ha aggiunto poi Colasio - danno l'idea della straordinaria importanza del risultato conseguito da Padova. In ogni luogo abbiamo pensato di proporre due dettagli di un sito e quindi alla fine, grazie appunto a questa suggestiva segnaletica culturale si può effettuare un giro virtuale lungo l'Urbs Picta seguendo i manifesti dedicati. Pure i convogli del tram e gli autobus saranno vestiti con le immagini trecentesche. Dobbiamo avere tutti una sorta di orgoglio cittadino per l'eccezionale traguardo conseguito».
L'assessore alla Cultura ha poi messo a fuoco le indicazioni a cui attenersi e che sono riportate nel verdetto di proclamazione. «Serve un grande impegno - ha aggiunto - per esempio per garantire al meglio l'apertura e la chiusura dei luoghi del sito seriale inserito nella World Heritage List e quindi nei prossimi giorni ne discuteremo assieme ai rappresentanti del Museo Diocesano, del Santo, del Bo e dell'Accademia Galileiana: dovrà essere un lavoro collettivo ed è previsto un biglietto unico per le 8 stazioni-Unesco. Poi vorremmo coinvolgere altre istituzioni per far sì che i capolavori si possano vedere in un orario ampio, come riportato nelle prescrizioni dell'Unesco». «Infine - ha concluso Colasio - a gennaio, Covid permettendo, la Cappella degli Scrovegni sarà aperta nuovamente la sera, per le visite dopo cena che sono di grandissima suggestione».
Ni.Co.
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