Ottava spaccata in 28 giorni: spariti cellulari per 7mila euro

Giovedì 30 Gennaio 2020
Ottava spaccata in 28 giorni: spariti cellulari per 7mila euro
L'ALLARME
PADOVA In corso del Popolo comincia a serpeggiare la sgradevole sensazione che negozi e bar di Padova avevano sperimentato nell'estate 2018, ricordata come la stagione delle spaccate. I colpi si susseguono, gli ultimi al ritmo di almeno uno a notte. Il più recente ha poi una caratteristica particolare, ossia l'aver garantito al responsabile un ghiotto bottino. A fare i conti con i ladri la notte tra martedì e mercoledì è stato il punto vendita Phone Systems al civico 2/b, noto nel campo della telefonia e degli apparecchi elettronici. Molto frequentato, è dotato di sistema d'allarme, telecamere e serrande che non sono però bastate a proteggere i circa settemila euro di merce trafugata alle prime ore di ieri.
LA DINAMICA
Il copione è grosso modo invariato rispetto alla lunga lista di precedenti. Attorno alle 4 qualcuno forza e solleva la serranda. Poi viene la parte difficile. Con un oggetto pesante che al momento non è stato ritrovato sfonda una vetrina. Punta l'angolo in basso a sinistra, il vetro si frantuma ma non tutta l'ampia vetrata cede. Il bandito ricava un foro grande quanto basta per infilarsi all'interno e fare incetta. Mira agli smartphone esposti rubando anche modelli nuovi e in garanzia.
Scatta l'allarme ma lui ha già tutto quello che voleva, si reinfila nel pertugio e scappa via. Elemento non poco rilevante, il punto in cui è stato praticato il buco è coperto dall'interno da un ampio mobile a scaffali. In corrispondenza di quell'esatta porzione c'è l'unico spazio libero. Difficile si sia trattato di un caso, più probabile che il responsabile conoscesse il negozio e avesse individuato il punto debole da colpire. L'allarme ha messo in moto i carabinieri che però non hanno potuto far altro che avvisare i proprietari e cominciare le analisi della scena per cercare elementi utili.
LE TESTIMONIANZE
«Abbiamo impiegato ore per fare la conta dei danni e l'elenco completo dei materiali spariti - spiegano i dipendenti - Il titolare lo porterà agli inquirenti insieme al suo avvocato. Le immagini delle telecamere immortalano un ladro solitario».
«La situazione nella zona è davvero inaccettabile. Bisogna investire nella sicurezza e nei controlli. Siamo in balìa di sbandati di ogni genere». Sono esasperati Wu Chaofen e la moglie, titolari del negozio Led World al 33 di corso del Popolo e della tabaccheria accanto. La settimana scorsa la spaccata era toccata al loro punto vendita, la seconda in meno di quattro mesi dall'apertura. Sabato si sono trovati a fare i conti con una sgradita visita al tabacchino: «Un uomo italiano, ubriaco e drogato, ha preteso delle sigarette che non voleva pagare. Il nostro dipendente è stato bravo e per due volte è riuscito ad allontanarlo, ma ha dovuto chiamare il 112 per fargli capire che faceva sul serio».
IL BILANCIO
Con quella da Phone Systems il numero di spaccate in zona da inizio anno sale a otto. Il 9 gennaio era toccato al bar Xin Xin di via Tommaseo, la notte tra 13 e 14 al ristorante Hiro lungo la stessa strada e all'Antica Cina di via Valeri. E ancora alle prime ore del 21 gennaio al negozio Led World, due notti dopo all'Happy Shopping di via Giotto dove però il colpo era sfumato e infine all'alba di martedì sono stati colpiti Rumori Strani in via Beato Pellegrino e il bar Forzatè nell'omonima piazzetta. Dopo questi due colpi è stato arrestato il senegalese Maguette Seck visto fuggire dall'ultimo obiettivo. Il suo complice è tutt'ora ricercato, eppure neanche l'arresto di uno dei banditi sembra aver messo fine alla piaga.
Serena De Salvador
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