Ordine di carcerazione per il truffatore seriale

Giovedì 15 Gennaio 2015
Ordine di carcerazione per il truffatore seriale
Stavolta la giustizia gli ha presentato il conto. Ed era inevitabile che andasse a finire in questo modo. Il truffatore seriale Mattia Griggio, 34enne padovano con un passato da allenatore di calcio, rischia grosso. È stato infatti notificato nei giorni scorsi al suo difensore un ordine di carcerazione. A firmarlo il sostituto procuratore Francesco Tonon, lo stesso magistrato che poche settimane fa aveva chiuso l'ennesima inchiesta a carico di Griggio contestandogli il reato di falsità in scrittura privata, nel raggiro ordito ai danni di una vigilessa in forza al comando della polizia municipale di Merano. Il re delle truffe vanta un cumulo pene per complessivi un anno e quattro mesi. La Procura ha infatti provveduto alla revoca della sospensione condizionale concessa con la prima condanna ad otto mesi del tribunale di Trieste. Per effetto del secondo verdetto di condanna a otto mesi di reclusione per truffa, anch'esso non impugnato in appello, Griggio deve ora scontare entrambe le pene. Avrà trenta giorni di tempo per informare la Procura delle sue decisioni. Trattandosi di un cumulo pene inferiore ai due anni non rischia di finire dietro le sbarre. Potrà optare per gli arresti domiciliari o chiedere l'affidamento in prova ai servizi sociali. È comunque una corsa contro il tempo perchè altri verdetti definitivi sono dietro l'angolo. Mattia Griggio ha tre o quattro condanne in primo grado impugnate in Corte d'Appello ed un'incredibile serie di procedimenti pendenti nei tribunali di quattro regioni del Nord Italia o ancora in fase istruttoria. A fine marzo dovrà presentarsi davanti al giudice dell'udienza preliminare Mariella Fino per la bancarotta di Credit One, società di mediazione finanziaria e servizi di volantinaggio, con sede in via Fistomba, in città, dichiarata fallita dal tribunale il 26 marzo 2012. Dai conti correnti di Credit One sarebbero spariti in più riprese circa 150mila euro. Griggio avrebbe infatti continuato ad operare per oltre un anno e mezzo dopo la sentenza di fallimento.
Secondo le stime dei suoi difensori i fascicoli a carico del truffatore seriale avrebbero ormai raggiunto quota settanta. Anche ieri, davanti al giudice monocratico Claudio Elampini, era a ruolo un procedimento per truffa. La parte offesa non si è presentata in aula a testimoniare. Ed il processo è stato rinviato a maggio.
Faccia da bravo ragazzo, Griggio continua a sostenere di voler cambiare vita. L'ha dichiarato più volte anche all'inviato delle "Iene", scettico su un suo ravvedimento. Recentemente il 34enne aveva anche cercato di avviare un'attività di ristorazione ma l'operazione era fallita. Griggio dice di non aver messo da parte un euro ma di aver dilapidato interamente i proventi delle centinaia di truffe messe a segno nel corso degli anni.

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