Ladro sorpreso negli spogliatoi, "placcato" dalle pallavoliste

Giovedì 29 Gennaio 2015
Coraggio, presenza di spirito e un pizzico di fortuna hanno evitato ad un gruppo di giocatori di pallavolo di ritrovarsi con una brutta sorpresa dopo l'abituale allenamento. È successo nella serata di martedì nella palestra della scuola Tartini, in via Spallanzani, nella zona Cave, dove si allena ogni settimana la squadra amatoriale mista Picche Electrade, che fa riferimento alla società Olympia e disputa il campionato Uisp.
Erano circa le 21 e il gruppo era in palestra. Dopo un esercizio, una delle ragazze della squadra, di 25 anni, è entrata in uno dei due spogliatoi abitualmente utilizzati per bere un po' d'acqua. Dentro la brutta sorpresa: un ragazzo stava mettendo le mani in una borsa. Scoperto, il ladro ha provato subito a scappare, mentre la ragazza lo inseguiva, chiamando nel frattempo i compagni di squadra. Proprio la ragazza è riuscita ad agguantare il ladro per la giacca, in parte strappandola. Lui ha cercato di divincolarsi per sfuggire alla presa e ha spintonato la ragazza, che però è riuscita a trattenerlo. Nel frattempo sono arrivati i compagni di squadra e l'allenatore del gruppo. Vista la situazione di inferiorità e la presenza di più di un uomo attorno alla ragazza (tutti atleti, pallavolisti anche di altezza superiore alla media), il ladro si è "arreso" e ha atteso l'arrivo delle forze dell'ordine assieme a tutta la squadra senza opporre ulteriore resistenza. In poco tempo sul posto sono arrivati gli agenti delle Volanti che hanno arrestato il ladro e compiuto tutti i rilievi del caso.
La persona fermata è Veaceslav Malachi, ventenne moldavo, già noto alle forze dell'ordine. È stato denunciato per rapina impropria. Alla squadra riunita ha restituito anche la refurtiva che era riuscito a raccogliere prima di venire sorpreso con le mani dentro la borsetta. Aveva infatti già "controllato" due borse, recuperando altrettanti iPhone che poi ha restituito insieme a sessanta euro in contanti. «È rimasto tranquillo, non ci sono stati grossi problemi - racconta C.M., il coordinatore degli allenamenti del gruppo - Lo aveva fermato la ragazza, che è molto atletica, poi ha visto che aveva anche dei compagni muscolosi e ha capito di doversi fermare. Ha provato anche a chiedermi di lasciarlo andare: "Dovevi evitare di farti beccare", gli ho risposto. Dopo l'arrivo della polizia e le formalità di rito, abbiamo continuato l'allenamento senza problemi».
La squadra dei Picche si allena nella palestra della Tartini o in quella del non lontano Duca degli Abruzzi e per la prima volta si è trovata di fronte ad una situazione del genere. «È stata una fatalità - continua C. M. - Di solito infatti in palestra c'è sempre un custode o un dirigente che controlla, e comunque siamo molto attenti a chiudere bene tutte le porte. Questa volta è restata aperta, per fortuna una ragazza è rientrata nello spogliatoio. Non abbiamo mai avuto problemi come questo, ma sono certo che non accadrà mai più perchè d'ora in poi staremo attentissimi in tutte le occasioni, partite e allenamenti».

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