IL COMMENTO
PADOVA «Stiamo riportando un po' di ordine nel patrimonio immobiliare dell'Ater grazie all'ottima collaborazione con le forze dell'ordine. Nel quartiere Palestro abbiamo altre unità occupate. Quello sgomberato è un alloggio che poteva essere assegnato ad una famiglia in graduatoria e che quindi ha seguito tutto l'iter per chiedere un alloggio Ater». Lo spiega il commissario dell'Ater, Gianluca Zaramella riferendosi allo sgombero di ieri mattina.
LA SITUAZIONE
«Non si può avvallare una situazione che vede persone occupare abusivamente un appartamento per poi richiedere che venga sanata la situazione a scapito di chi fa regolare richiesta - continua - Gli appartamenti occupati in modo abusivo non sono molti considerato il numero di alloggi Ater. Sono invece molti di più coloro non in regola perché entrati con regolare documentazione e assegnatari di un alloggio ma divenuti morosi o che non possiedono più i requisiti e saranno destinatari di sfratto. Si tratta di due posizioni totalmente diverse che non possono essere confuse ed equiparate».
IN VIA DELLE MELETTE
Quella rilevata in via delle Melette, spiega Zaramella, «era una situazione similare a quella riscontrata in via Palestro 36, dove il 6 giugno scorso abbiamo effettuato lo sgombero. Anche in questo caso non esisteva un contratto d'affitto». Il Commissario ribadisce che l'Ente intende procedere con rigore, affinché questi immobili non vengano sottratti in modo illegale alla comunità e possano essere assegnati alle famiglie che ne risultino assegnatarie. A tutt'oggi la situazione all'interno del territorio cittadino vede ancora un appartamento Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) occupato abusivamente da persone che non ne avevano diritto, mentre sono quattro quelle definite occupazioni non violente a seguito di decadenza dal contratto per la perdita dei requisiti necessari a vedersi assegnata una casa.
IN PROVINCIA
Al di fuori del territorio del capoluogo l'Ente conta due appartamenti Erp occupati in modo violento da abusivi e quattro alloggi che dovranno essere sgomberati in quanto chi li occupa non ne ha più diritto. Per quanto concerne invece gli alloggi classificati come non di Edilizia Pubblica residenziale, tre sono quelli in città che risultano occupati con ingressi avvenuti con la violenza. Ad esempio vengono scassinate le porte di ingresso o una finestra per poi accedere all'appartamento e occuparlo.
VIE LEGALI
L'Ater ha in corso sempre sul territorio comunale padovano 25 sfratti che sono già stati convalidati e quindi si procederà ad allontanare i residenti con l'intervento dell'Ufficiale Giudiziario mentre nei Comuni della provincia dove l'Ente vede propri alloggi gli sfratti convalidati da eseguire ammontano a 15.
Si tratta di sfratti che verranno effettuati in breve tempo, come spiega il Commissario Zaramella per rimettere gli alloggi nella disponibilità dei nuclei familiari ai quali spettano in graduatoria. Solitamente sgomberi e sfratti non vanno a buon fine al primo tentativo.
Nel caso dello sgombero di ieri mattina infatti si trattava del ventiseiesimo accesso per lo sgombero dal momento dell'occupazione.
L.M.
© RIPRODUZIONE RISERVATA PADOVA «Stiamo riportando un po' di ordine nel patrimonio immobiliare dell'Ater grazie all'ottima collaborazione con le forze dell'ordine. Nel quartiere Palestro abbiamo altre unità occupate. Quello sgomberato è un alloggio che poteva essere assegnato ad una famiglia in graduatoria e che quindi ha seguito tutto l'iter per chiedere un alloggio Ater». Lo spiega il commissario dell'Ater, Gianluca Zaramella riferendosi allo sgombero di ieri mattina.
LA SITUAZIONE
«Non si può avvallare una situazione che vede persone occupare abusivamente un appartamento per poi richiedere che venga sanata la situazione a scapito di chi fa regolare richiesta - continua - Gli appartamenti occupati in modo abusivo non sono molti considerato il numero di alloggi Ater. Sono invece molti di più coloro non in regola perché entrati con regolare documentazione e assegnatari di un alloggio ma divenuti morosi o che non possiedono più i requisiti e saranno destinatari di sfratto. Si tratta di due posizioni totalmente diverse che non possono essere confuse ed equiparate».
IN VIA DELLE MELETTE
Quella rilevata in via delle Melette, spiega Zaramella, «era una situazione similare a quella riscontrata in via Palestro 36, dove il 6 giugno scorso abbiamo effettuato lo sgombero. Anche in questo caso non esisteva un contratto d'affitto». Il Commissario ribadisce che l'Ente intende procedere con rigore, affinché questi immobili non vengano sottratti in modo illegale alla comunità e possano essere assegnati alle famiglie che ne risultino assegnatarie. A tutt'oggi la situazione all'interno del territorio cittadino vede ancora un appartamento Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) occupato abusivamente da persone che non ne avevano diritto, mentre sono quattro quelle definite occupazioni non violente a seguito di decadenza dal contratto per la perdita dei requisiti necessari a vedersi assegnata una casa.
IN PROVINCIA
Al di fuori del territorio del capoluogo l'Ente conta due appartamenti Erp occupati in modo violento da abusivi e quattro alloggi che dovranno essere sgomberati in quanto chi li occupa non ne ha più diritto. Per quanto concerne invece gli alloggi classificati come non di Edilizia Pubblica residenziale, tre sono quelli in città che risultano occupati con ingressi avvenuti con la violenza. Ad esempio vengono scassinate le porte di ingresso o una finestra per poi accedere all'appartamento e occuparlo.
VIE LEGALI
L'Ater ha in corso sempre sul territorio comunale padovano 25 sfratti che sono già stati convalidati e quindi si procederà ad allontanare i residenti con l'intervento dell'Ufficiale Giudiziario mentre nei Comuni della provincia dove l'Ente vede propri alloggi gli sfratti convalidati da eseguire ammontano a 15.
Si tratta di sfratti che verranno effettuati in breve tempo, come spiega il Commissario Zaramella per rimettere gli alloggi nella disponibilità dei nuclei familiari ai quali spettano in graduatoria. Solitamente sgomberi e sfratti non vanno a buon fine al primo tentativo.
Nel caso dello sgombero di ieri mattina infatti si trattava del ventiseiesimo accesso per lo sgombero dal momento dell'occupazione.
L.M.
