I NUMERI
PADOVA L'emergenza sanitaria aveva quasi azzerato i turisti ma in città,

Lunedì 3 Agosto 2020
I NUMERI PADOVA L'emergenza sanitaria aveva quasi azzerato i turisti ma in città,
I NUMERI
PADOVA L'emergenza sanitaria aveva quasi azzerato i turisti ma in città, nelle ultime settimane, ha iniziato a tornare qualche straniero. Il Coronavirus anche sul comparto turistico si è abbattuto come uno tsunami. A certificarlo è il focus realizzato dal Consorzio Turistico Dmo Padova sulle prenotazioni cancellate, sugli eventi annullati, sui meeting e sui grandi congressi che avrebbero dovuto portare in città e provincia indotto e risorse. Tutti cancellati invece in pochissimi giorni a partire da fine febbraio.
Hanno partecipato all'indagine 82 aziende e professionisti: hotel, B&B, agenzie di viaggio, centri congressi, ristoratori, guide e accompagnatori turistici, società di trasporto. Nel periodo di marzo e aprile, dall'inizio dell'emergenza Coronavirus, degli 82 soggetti coinvolti, il 68% ha dichiarato un calo del fatturato turistico rispetto all'anno precedente - del 100%. Il 22% ha avuto invece un calo fra il 70 e il 100%. Solo il 5% del campione ha riscontrato un calo fra il 40% e il 70%. Le strutture in ambito turistico che hanno salvato almeno il 50% del fatturato sono pochissime: meno del 5%. Interrogati su cosa si aspettassero dal fatturato in un orizzonte di tempo più lungo, considerando il periodo fino a settembre, il 18,5% del campione si attendeva (fortunatamente sbagliando) un calo del 100% degli introiti rispetto all'anno precedente, ipotizzando una chiusura o ripercussioni per l'intera estate. Secondo il 48% dei professionisti del turismo il calo del loro fatturato sarà fra il 70 e il 100%, mentre il 21% si aspetta un calo fra il 50 e il 70% degli introiti. Il 6% prevede invece un calo fra il 30 e il 50%, confidando in una ripresa parziale.
LE SCELTE
Alle singole strutture turistiche è stato richiesto di indicare il numero di prenotazioni nel periodo marzo-aprile e nel periodo marzo-settembre. In una domanda successiva è stato domandato di indicare quante di queste prenotazioni sono state cancellate. In una visione d'insieme è possibile affermare che una percentuale di oltre il 95% delle prenotazioni fino a maggio è stata disdetta: una percentuale arrivata a sfiorare il 100% negli eventi congressuali. Anche per l'estate i numeri delle disdette sono importanti: il 70% dei clienti, di media, ha scelto in maniera prudenziale di non confermare i servizi e le prenotazioni anche nel medio periodo.
«E' il momento dell'unità, della determinazione, serve un'unica voce che riporti Padova al centro del turismo italiano ed internazionale - ha spiegato Roberto Crosta, il presidente della Dmo Padova, analizzando i dati e prospettando una ripartenza del settore -. L'anno è comunque pesantemente condizionato, ma dobbiamo lavorare perché quando sarà confermata la possibilità di viaggiare, la nostra città sia già ben posizionata sul mercato».
LE PREVISIONI
Le previsioni più che fosche degli operatori del settore sono state in larga parte confermate. In fondo al tunnel, però, ora sembra di scorgere una seppur flebile luce. «Anche se non abbiamo ancora i dati sulla tassa di soggiorno relativa al periodo post lockdown ha spiegato ieri l'assessore alla Cultura Andrea Colasio da quel che mi risulta, gli operatori del settore stanno ancora vivendo una profonda crisi. Nelle ultime settimane, però, abbiamo rilevato qualche segnale incoraggiante ha concluso la Cappella Degli Scrovegni registra il tutto esaurito e anche monumenti e musei cittadini registrano un ottimo afflusso. La cosa più importante, però, è che in città stanno tornando, anche se con numeri modesti, gli stranieri. Questo ci fa ben sperare per il futuro».
Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci