I NUMERI
PADOVA È un anno completamente diverso da tutti gli altri, caratterizzato

Domenica 11 Aprile 2021
I NUMERI
PADOVA È un anno completamente diverso da tutti gli altri, caratterizzato e trasformato dal virus. Lo raccontano anche i dati del bilancio dell'attività della questura, presentati dal questore Isabella Fusiello ieri, giorno del 169° anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Aumentano le violenze domestiche, proprio a causa della convivenza forzata con mariti o compagni maneschi, diminuiscono i furti, invece, sempre per via del lockdown: essendo tutti obbligati a restare in casa, i ladri hanno perso il lavoro. Ma la pandemia ha portato anche un'altra novità: la droga a domicilio, comprata sul web e portata fin sulla porta da inconsapevoli corrieri espressi.
L'ATTIVITÀ
«Siamo stati impegnati soprattutto nel settore della violenza di genere - evidenzia il questore Fusiello - un tipo di reato aumentato in maniera esponenziale in quest'anno di pandemia. In più la polizia è stata impegnata nell'attività di prevenzione sul territorio per il rispetto delle norme anti Covid. Tutelare la salute pubblica non sempre è conciliabile col diritto al proprio lavoro, purtroppo, ma nel momento in cui si tutela la salute poi si recupera anche l'economia. Ho chiesto un po' di umanità ai miei agenti, perchè c'è stanchezza da parte dei cittadini. La limitazione delle libertà personali stanno aumentando i disagi, ecco perché rivolgo agli uomini e alle donne l'invito di svolgere il nostro lavoro con un senso di umanità».
LA NOVITÀ
Nonostante i tre mesi di lockdown e le restrizioni governative, non s'è arrestato lo smercio di droga in città. Lo dimostrano sequestri e arresti eseguiti dalla polizia. In totale gli agenti, da aprile 2020 al 31 marzo di quest'anno, hanno messo le mani su 33 chili di eroina, quasi tre di cocaina, 24 di cannabinoidi. «Ma abbiamo riconquistato numerosi spazi e piazze occupate dagli spacciatori», precisa il questore.
E con le nuove norme anti-contagio, anche l'attività di spaccio e di consumo è cambiata e si è dovuta adeguare via via alle limitazioni governative. Per lo scambio di droga sono stati accantonati i sistemi più tradizionali. Tanto che i consumatori hanno intrapreso la via domestica: la droga infatti, esattamente come vestiti, prodotti tecnologici e di cosmesi, adesso viaggia online. La pandemia ha dato una forte accelerazione alla contrattazione attraverso i social network che permettono contatti rapidi sia per ordinare la merce, sia per organizzare la consegna. C'è chi li ordina su Telegram e chi sul deep web, fatto sta che alla fine la merce viene spedita in pacchi dall'aspetto ordinario, alcuni impiegando cartoni contraffatti con i marchi di Amazon, Zalando, Shain e altre piattaforme commerciali per depistare i controlli. «La polizia postale controlla incessantemente - spiega il questore Fusiello - e i maggiori corrieri espressi si sono dotati anche di particolari attività di controllo e vigilanza proprio per evitare di diventare inconsapevolmente fattorini di prodotti illegali e proibiti».
L'ALLARME
«La lunga permanenza nelle abitazioni per l'emergenza sanitaria - continua Fusiello - ha contribuito a esasperare le situazioni di disagio in ambienti familiari già minati nella serenità. La convivenza forzata ha costretto molte donne a subire le violenze continue di mariti o compagni che sempre più spesso si trasformano in aguzzini». Fusiello è molto sensibile alla tematica: «Sono arrivate tante segnalazioni di litigi, poi una volta arrivati là i nostri agenti si sono sentiti dire è tutto a posto, ma da qualche tempo ormai vengono segnalati sulla nostra banca dati anche questi interventi». Inoltre «La polizia, che ha al suo interno personale formato da specifici corsi, è molto attenta alle problematiche relative allo stalking e alla violenza di genere. Sono stati proposti numerosi ammonimenti, vale a dire provvedimenti a firma del questore con la finalità di avvertire il maltrattante che ulteriori abusi contro la vittima verranno immediatamente repressi».
I DATI
Sono state arrestate 382 persone, denunciate 2095, identificate più di 110mila. Sono state 66mila le chiamate al numero unico di emergenza e sono state identificate quasi 45mila soggetti. La Digos ha identificato 790 persone e ne ha denunciate 68. Solo un uomo è stata colpito dal Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, che con la chiusura degli stadi per la pandemia ha visto crollare il dato. Gli stranieri monitorati sono attualmente 113.
Marina Lucchin
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