I CONCORSI
PADOVA Sei vigili in più rispetto al numero preventivato, per

Venerdì 18 Ottobre 2019
I CONCORSI
PADOVA Sei vigili in più rispetto al numero preventivato, per rinforzare il controllo attorno alla stazione e garantire la presenza di due o tre pattuglie da mattina a sera. Il Comune aumenta il numero di agenti da assumere nei prossimi mesi: saranno 22 anziché 16, a cui andranno ad aggiungersi 9 ufficiali. Per i due concorsi banditi da Palazzo Moroni si sono candidate complessivamente 750 persone.
L'ultima graduatoria, scaduta l'anno scorso, risale al 2008. I nuovi concorsi erano dunque attesissimi. Per quanto riguarda gli agenti, il bando è riservato agli under 35 e il requisito richiesto è il diploma di scuola superiore. Sono arrivate 600 domande e i candidati dovranno presto sostenere le prove fisiche. I posti in ballo dovevano essere 16, ma la giunta Giordani ha deciso di alzare il numero a 22. Per i futuri ufficiali, invece, serve una laurea triennale. I posti a disposizione rimangono 9: sono arrivate circa 150 domande e a fine mese sono in programma le prove scritte. Con l'arrivo dei nuovi vigili la Polizia locale pareggerà la situazione di due anni fa (270 uomini) e saranno colmate le uscite che ci sono state per pensionamenti o trasferimenti. «Con l'aumento di sei unità il numero di agenti sarà superiore rispetto a quello della precedente amministrazione» sottolineano a Palazzo Moroni.
L'OBIETTIVO
«Sarà potenziato il reparto di polizia giudiziaria - spiega il comandante Fontolan - e andremo a rafforzare soprattutto il servizio attorno alla stazione. Sarà possibile avere sempre due o tre pattuglie fuori, da mattina a sera, nell'area del Borgomagno e nella prima Arcella». Era stato lo stesso Fontolan, pochi mesi fa, a dare dei consigli a chi si stava preparando per il concorso: «Per lavorare nel corpo della Polizia locale servono non solo una grande preparazione, ma anche passione e dedizione. Al di là della legittima ricerca di un posto di lavoro, chi prova ad entrare nella Polizia locale deve essere fortemente motivato a farlo».
LA TRATTATIVA
È in una fase di stand-by, invece, la trattativa relativa ai turni. Il comandante ha espresso la volontà di tornare a lavorare sei giorni su sette, come accadeva fino al 2015 e come accade negli altri capoluoghi veneti, per avere più uomini nei quartieri al sabato. Molti agenti però hanno fatto le barricate: «I due giorni di riposo settimanale non si toccano». A giugno i sindacati hanno avanzato una proposta: resterebbe un'organizzazione basata su cinque giorni ma sarebbero introdotti più sabati lavorativi a turnazione. La situazione congelata, ma i toni sono meno tesi: si punta a trovare un accordo.
G.Pip.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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