«Fate un teatro nel capannone abbandonato»

Lunedì 22 Luglio 2019
I RESIDENTI
PADOVA Recuperare il capannone abbandonato ex supermercato Famila, dotato di ampio parcheggio e lontano dalle abitazioni, in via Fornace Morandi all'Arcella. L'obiettivo? Realizzare al suo interno un grande teatro-auditorium per ospitare eventi culturali, musicali, rappresentazioni e conferenze. E' la proposta che il comitato civico Miglio d'oro dell'Arcella lancia all'amministrazione, nella convinzione, come spiega il coordinatore del gruppo, Andrea Rossi, che «il policentrismo culturale affermato nel programma di mandato della giunta Giordani deve passare inevitabilmente per l'individuazione di spazi, luoghi e strutture nei quartieri, idonei ad accogliere performance a 360 gradi». E precisa: «Se si vuole sviluppare la cultura come elemento caratterizzante del territorio, e come mezzo per stimolare la riqualificazione delle periferie, è imprescindibile poter disporre di spazi idonei ed istituzionali dove collocare attività di teatro, concerti, mostre e quant'altro».
Il coordinatore fa inoltre notare che all'Arcella, quartiere con circa 40 mila abitanti, non esiste nessuna struttura adeguata in cui allestire spettacoli. «Per portare in scena rappresentazioni o concerti è indispensabile concordare con le parrocchie, di San Carlo o San Bellino, l'utilizzo delle loro sale dotate di palco, che però sottolinea - sono di dimensioni ridotte e non risultano adeguate per capienza, acustica e numero e tipologia delle poltrone, ad accogliere un pubblico numeroso». Non solo. «Neppure l'auditorium collocato all'interno dell'istituto Rogazionisti continua- talvolta generosamente messo a disposizione dai Reverendi Padri, è facilmente fruibile, per la mancanza di un sistema di climatizzazione, che ne rende di fatto impossibile l'utilizzo in piena estate ed inverno».
Rossi sottolinea infine l'importanza di valorizzare anche gli spazi all'aperto di quartiere. «L'Arcella offre spazi interessanti anche all'aperto, che non di meno creano interesse e attrazione conclude -. Penso alle varie piazzette, ai parchi presi d'assalto dai giovani, che andrebbero attrezzati con un'impiantistica adeguata per ospitare eventi. Mi risulta che l'assessore alla cultura, Andrea Colasio, stia procedendo in questa direzione con il parco Milcovich, ma interventi di questo tipo andrebbe estesi anche al giardino Morandi. Si tratta indubbiamente di un grande sforzo economico, ma il ritorno negli anni sarebbe sicuramente ripagante».
Isabella Scalabrin
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