Bloccato dai vigili: è scontro politico

Martedì 27 Aprile 2021
Bloccato dai vigili: è scontro politico
IL CASO
PADOVA Il ragazzo straniero non si è fermato alt, impartito dagli agenti della polizia locale, perchè procedeva in bicicletta contromano e senza mascherina. Gli uomini in divisa gli avevano chiesto i documenti, ma lui è scappato. È stato bloccato in via Umberto I e nel tentativo di divincolarsi, è finito a terra, con i vigili che hanno ingaggiato un corpo a corpo per tenerlo fermo e ammanettarlo, durante il quale lui continuava a urlare «lasciatemi, non ho fatto niente», mentre loro lo immobilizzavano tenendogli le mani schiena.
Un passante ha filmato la scena, in cui si vede l'immigrato disteso sul marciapiede che sbraita e si divincola, e invita le forze dell'ordine a lasciarlo stare, temendo per l'incolumità dell'immigrato, sulla scorta di quanto accaduto negli Stati Uniti. Alla fine quest'ultimo finisce in caserma e viene denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, ma il video diventa virale sui social e provoca una marea di reazioni, anche nella maggioranza di Palazzo Moroni, con l'assessore alla Sicurezza Diego Bonavina che difende l'operato della polizia locale, e Coalizione civica che prende le parti del ragazzo.
IL COMUNE
«Due cose mi preme sottolineare - ha detto lo stesso Bonavina - e cioè che nessuno può far passare questo per un atteggiamento xenofobo. In secondo luogo, va spiegato che il problema non è che il ragazzo, denunciato poi per resistenza e mancata esibizione di documenti, andasse in bici contromano o che non avesse la mascherina, ma che è scappato. Gli agenti non potevano sapere chi fosse e neppure se dentro allo zaino avesse magari una carica di esplosivo. E infatti lo hanno bloccato proprio perché era fuggito. Chi afferma qualcosa di diverso, non ha capito nulla, in quanto la nostra amministrazione ha sempre dimostrato con i fatti di essere attenta ai diritti di tutti, combattendo ogni forma di xenofobia».
«Quando ho visto le immagini che giravano in rete - ha aggiunto - ho subito chiesto un dettagliato rapporto al Comando, perché, pur avendo massima fiducia sulla professionalità dei nostri agenti che di certo non agiscono su basi discriminatorie ma sono al servizio della legalità, era corretto avere un quadro preciso sull'episodio. Ora è in corso un procedimento di polizia giudiziaria per i reati commessi: il ragazzo ha un avvocato come previsto dal codice di procedura penale e, nelle sedi previste e con le autorità preposte, si procederà alla verifica dei fatti. Una cosa è certa: le regole valgono per tutti e vanno rispettate»
COALIZIONE
Toni indignati, invece, emergono dalla nota del popolo arancione: «L'accaduto ci ha profondamente scosso, e ci ha trasmesso frustrazione, incredulità e rabbia. Un giovane di origine straniera - hanno scritto gli esponenti di Coalizione - è stato fermato con grande veemenza, accusato di essere in bici in zona pedonale e poi brutalmente immobilizzato da 4 vigili, steso a terra con grande aggressività e ammanettato. E è inutile dire cosa abbiamo pensato quando lo abbiamo visto scaraventato sul marciapiede con una violenza subito contrastata dai passanti, a cui va la nostra gratitudine per esser intervenuti. Esprimiamo indignazione e denunciamo il comportamento dei vigili per un uso spropositato e sproporzionato della violenza nei confronti del ragazzo fermato».
Nicoletta Cozza
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