Bimba rapita, ecco i parenti

Mercoledì 26 Settembre 2018
Bimba rapita, ecco i parenti
VIGONZA
È ripreso ieri mattina, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, il processo a Klaudia Ildiko Sallai, la donna di 34 anni ungherese e di professione parrucchiera, alla sbarra per avere sequestrato la figlia di sette anni Chantal. Ma come è accaduto nelle precedenti udienze, la mamma magiara non era presente in aula. È sparita nel nulla dal novembre del 2012. Ma questa volta potrebbe avere ricevuto l'atto di notifica a comparire a giudizio. Il condizionale però è d'obbligo.
IN AULA
I giudici del Tribunale collegiale hanno rinviato il processo e hanno ordinato, in accordo con il pubblico ministero Giorgio Falcone titolare delle indagini, di cercare la mamma con la sua bambina. Non sono infatti sicuri che la parrucchiera ungherese sia stata informata di essere a giudizio. L'unica cosa certa è che un parente della donna ha firmato l'atto di notifica a comparire in giudizio, ma questo per i giudici non è sufficiente per procedere con il processo. Il sostituto procuratore, fallito qualsiasi tipo di ricerca in patria della mamma, ha avviato una rogatoria internazionale, avvalendosi della collaborazione degli uomini dell'Interpol. Finora dall'Ungheria non sono però arrivate risposte di alcun tipo da parte della parrucchiera. I poliziotti sono al lavoro nel tentativo di rintracciarla e su di lei pende un mandato di cattura europeo
IL SEQUESTRO
È una vicenda paradossale quella che ha per protagonista Andrea Tonello, 47enne agente di commercio di Vigonza. Ha ottenuto ragione in tutte le sedi giudiziarie, ma non riesce ad avere notizie della bambina, che ha compiuto sette anni lo scorso 15 settembre. La piccola sembra letteralmente scomparsa, in compagnia della madre Klaudia Ildiko Sallai. Nel provvedimento firmato dal Gip viene evidenziata la condotta fraudolenta della mamma, rientrata in patria con l'obiettivo di ottenere l'affidamento esclusivo della minore, e la condanna dell'ex compagno al mantenimento della bimba. Per la Procura si tratta di una vera e propria privazione della libertà personale. «Si deve evidenziare - scrive il pm - che si tratta di una bambina in tenerissima età, che vive all'estero, senza stabile radicamento, in una fase evolutiva in cui il rapporto con il padre appare fondamentale, con un'evidente lesione del diritto alla bigenitorialità, con la brutale interruzione di tutti i rapporti tra padre e figlia, oltre che con la famiglia paterna e con il territorio dello Stato di cui risulta essere cittadina». Intanto l'autorità giudiziaria ungherese ha recepito in via definitiva i verdetti dei tribunali italiani, che affidavano la bambina in via esclusiva al padre. Andrea Tonello, difeso dall'avvocato Chiara Balbinot, non ha mai perso le speranze. Ha creato un profilo Facebook e un sito dal titolo Missing Chantal.
Marco Aldighieri
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